tag:blogger.com,1999:blog-78272647348888550392024-02-19T03:42:11.820+01:00SenzaVogliail blog che se ce l'hai (la voglia) te la fa passareAbulafiahttp://www.blogger.com/profile/15519837604812292946noreply@blogger.comBlogger111125tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-12108464658802593572012-03-21T19:23:00.003+01:002012-03-22T13:07:23.212+01:00Ci state cercando?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.thecollyers.it" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSnMaFgR5YG2CNrUnzm_7nQyu8E6Pcw_pqcGQT37c7DyQyJKA5aCWc9mZ5FsDAw16_XeG2hASPmi0emqqK3p7gT9tZYLfVOucoK3SKYxUolyqaJ-vErdhGljft5Om7rjFLhBe-ieeqLrWL/s400/thecollyers.jpeg" width="400" /></a></div>
<br />
Se vi dobbiamo dei soldi, ci dispiace che abbiate trovato questo sito chiuso. Se non vi dobbiamo dei soldi, ci trovate tutti su <a href="http://www.thecollyers.it/">The Collyers</a>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-58141162728744033332011-10-21T13:36:00.000+02:002011-10-21T13:36:44.279+02:00Come si dice addio in Thailandese?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.travelsmania.com/wp-content/uploads/2010/01/thailandia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="228" src="http://www.travelsmania.com/wp-content/uploads/2010/01/thailandia.jpg" width="320" /></a></div>
<br /><br />Tutto ha un inizio ed una fine. Me lo diceva mio nonno al terzo giorno
del pranzo di Natale, subito dopo gli antipasti. Senzavoglia invece ha
bevuto il caffè ed è per questo che si alza e va a farsi una
passeggiata. Sì, avete capito bene: andiamo a comprare le sigarette. In
Thailandia.<br />
<br />
<br />
Ciò che accade oggi segnerà la vita di molte persone: ci mettiamo a produrre cinture di cuoio.<br />
<br />
<br />
<br />
Quello che dovevamo dire lo abbiamo detto. Magari in futuro ci andrà di
fare qualcosa di nuovo, magari no. Per il momento vi salutiamo <a href="http://www.youtube.com/watch?v=iu-rLA4POkI">così.</a><br />Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-50792048532781025722011-10-05T14:35:00.000+02:002011-10-05T15:24:56.966+02:00I viaggi ti cambiano dentro<i>L'uso di pejote, alcool e droghe sintetiche hanno fatto si che borges partorisse questo assurdo racconto, tranquillamente dimenticabile.</i><br />
<br />
<br />
<style type="text/css">
<!--
@page { margin: 2cm }
P { margin-bottom: 0.21cm }
-->
</style>
<br />
<div class="western" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Guidavo
verso sud, avevo 1220 miglia di rettilineo davanti, ottimo per chi
non vuole affannarsi troppo concentrandosi sulla guida. Solo qualche
cactus come riferimento per contare i secondi di noia tra un catus e
l'altro, la radio era rotta, cosi' non mi distraevo durante il
conteggio dei secondi di noia tra un cactus e l'altro ed un orologio
analogico assorbiva tutta la mia attenzione durante l'azione del
contare i secondi di noia tra un cactus e l'altro, dato che sono uno che tiene molto alla precisione.<br />
<br />
Viaggiavo avendo un
serbatoio di 100 litri, ad una velocita' di 50 mph, il che comportava
un consumo di 1 litro di benzina ogni 5 miglia. Quindi a meno della
meta' di quel rettilineo avevo previsto una sosta, cosa che avvenne
dopo 34 cactus contati, una sbandata per appisolamento e vari spasmi
della vescica che aspettava un bagno da inondare. <br />
<br />
Espletato
il bisogno fisiologico, riempito il serbatoio e buttato quello che
rimaneva dell'autoradio: proprio per non sentirmi preso per il culo,
se non ce l'hai va bene, ma avere un autoradio senza poter ascoltare
musica, mi faceva sentire una bestia dentro una gabbia dopo una vita
passata libera nella giungla: incazzato, claustrofobico e urlante.
Entrai nello store per un caffe' in versione doppia che avrei
ingurgitato caldo, un aiuto per spingere quelle pillole di anfetamina
che mi portavo dietro, mi servivano a non abbassare la tabella di
marcia, essendo come detto un tipo preciso e senza nessuna voglia di
arrivare tardi al mio appuntamento, cosa a cui tenevo moltissimo
essendo, dopo parecchi mesi, forse l'unica speranza di intascare dei
soldi, almeno se quel gran figlio di puttana che mi aveva contattato
non fosse lo scherzo di un qualche coglione, la trappola di uno
sbirro o solamente il bisogno di cambiare aria.<br />
<br />
La puzza di
fagioli indicava che il Messico era piu' vicino di quello che
pensassi, ma forse i loro confini ogni anno si avvicinano sempre di
piu' senza che ce ne accorgiamo, sarebbe interessante poter
vedere questi cazzo di confini che si muovono. Pero' mi sa che non
sono loro che si muovono, sono i figli liberi di questa grande
nazione che stanno cedendo. Dopo essere stati conquistatori, ci tocca
essere dei conquistati. Ormai quando chiudo gli occhi vedo un futuro
con chili e tacos che sostituiscono il nostro beneamato tacchino.<br />
<br /></div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
La cameriera finalmente
si accorge dell'unico cliente che ha nel locale, anche io in quanto
unico cliente mi sono accorto di lei, cosa semplice dato che e' di
una figaggine indiscussa. Che incanto di occhi, pelle color
latte, mammelle sode e quelle lentiggini, sicuramente tramandate
dall'avo galeotto in fuga dalla bastarda Inghilterra in cerca di
opportunita'. Chissa' che storia avrebbe da raccontarmi, di sicuro se
le pagassi un extra dopo il caffe' lo verrei a sapere, dato che a
quanto pare carne WASP non ne gira troppa in giro e a dirla tutta
prima mi sono liberato solo del piscio, ho ancora della pesantezza
dentro lo scroto. In giro di sicuro vedra' solo bastardi sifilitici e
cacafagioli che dopo aver impestato molti devoti yankee usando le
loro figlie come esca, cercano di trasformarci in tanti piccoli
Zapata.</div>
<div class="western" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
Mi
avra' letto nel pensiero, arriva e mi sbatte il caffe' davanti
porgendomi la vista dei seni, chiaro invito per un uomo bianco,
democratico che crede nelle opportunita' da cogliere di tirargliele
fuori e succhiargliele fino a farla gridare. Se ne ando' lanciando
uno sguardo malizioso, ma sinceramente anche una grattata di palle
l'avrei presa per qualcosa di malizioso, scherzi del testosterone che
ribolliva.<br />
<br />
La raggiunsi in cucina, era da sola, di spalle, il
reggiseno in vista e la gonnella sopra il ginocchio, la sua divisa
era lo stereotipo delle divise da cameriera ed ebbe l'effeto pillola
blu per me. Non mi feci pregare, sentendo un movimento spontaneo al
basso ventre, mi avvicinai, a quanto pare non era una di primo pelo,
le sue uniche parole furono: “100$ ora, niente pompino ne figa,
solo tette e culo e i 100$ li voglio subito”.<br />
Misi i soldi sul
tavolo, tolsi i pantaloni e mi avvicinai a lei che continuava a stare
di spalle, lo presi come un chiaro invito, tolsi anche le mutande e
glielo strofinai da dietro, fu un secondo lungo un'eternita'. Poi il
buio totale. Accade tutto molto velocemente, in verita' mi sentivo
come se lo vivessi in un infinito slow motion. Dalla sua mano
compari' un coltello che mi sfregio la guancia, urlai di dolore,
paura, sorpresa, subito il dolore aumento', senti il peso di tutto il
suo corpo sulle mie palle, che bestia avevo davanti? Continuo' a
fendere coltellate in punti non vitali, io ormai ero un sacco vuoto
rassegnato. Mi sollevo e mi porto vicino al fornello, mi brucio'
l'altra guancia, ricordo che il mio corpo chiedeva di svenire o
morire, ma le scariche di adrenalina mi lasciavano con gli occhi
sbarrati. Mi butto' di nuovo a terra, con del nastro isolante mi
lego' alle basi delle due cucine industriali, si avvicino' com un
sorriso da bambina sadica e zac, evirato. Dal centro del mio corpo
usciva sangue, non piu' la parte che faceva di me un uomo ma una
cavita', neanche il tempo di inorridire e me lo infilo' in bocca,
bloccandolo com altro nastro isolante. Sentivo che le forze
finalmente stavano venendo meno. L' ultima cosa che vidi fu: lei
sopra di me che si abbassava le mutande e mi pisciava di sopra.<br />
<br />
<br />
4
del mattino, era il caso di andare a letto, la serata era stata buona
ma stancante. Mancavano ancora 40mila dollari da dare a quella troietta per
riavere la mia liberta'.<br />
Ora mi chiamo Jenny e faccio la vita, riuscire ad andarmene da questo inferno e' l'unica cosa che mi fa
andare avanti.<br />
<br />
<b>borges</b></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-86045043263913092152011-09-20T11:24:00.000+02:002011-09-21T15:04:55.773+02:00Le Guide SV - Location 2011 per un arresto cool - Brescia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLaxCwPyvJqu3WqwjbMmHIC5oSvm3P_F4OljVt4E6vTgs5SCZeMiDizNcmtVwljKCFXUOnOig-g3fBSsK2FLah_R098_clVDYDKGijBRm-scJM1WkQHkR_KH18yGgN1RIXqcjZFZXlyUvd/s1600/filebrescia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLaxCwPyvJqu3WqwjbMmHIC5oSvm3P_F4OljVt4E6vTgs5SCZeMiDizNcmtVwljKCFXUOnOig-g3fBSsK2FLah_R098_clVDYDKGijBRm-scJM1WkQHkR_KH18yGgN1RIXqcjZFZXlyUvd/s640/filebrescia.jpg" width="360" /></a></div>
<br />
<br />
<i>Dopo aver ricevuto i complimenti delle forze dell'ordine perché "non avevano mai eseguito arresti spettacolari come negli ultimi mesi", e le minacce di morte dei dirigenti di Lonely Planet spaventati dalla nostra concorrenza, ritorniamo con la "Guida all'arresto cool".<br />
Oggi: le quattro location dove farsi arrestare a Brescia, a cura di Castorovolante.
</i><br />
<br />
<br />
<b>Torre della Pallata, Via della Pace.</b><br />
Se siete dei sanguinari killer amanti delle decapitazione o semplicemente dei rivoluzionari d'antan, non potete non farvi arrestare sotto la mole della torre mozzata di Brescia.<br />
Posta sul lato di un piccolo incrocio, vi permetterà di tentare una finta fuga, onde rendere più rocambolesca la vostra impresa.
Potrete quindi decidere se spingervi in corso Mameli e lungo la via concedervi una sosta in un negozietto di chincaglieria cinese per cercare qualcosa di luccicante per sembrare più cool nelle foto segnaletiche; oppure potrete imboccare via Pace, per cercare rifugio nella vicina e potente Chiesa; oppure ancora dirigervi per corso Garibaldi, al termine del quale vi ritroverete ad ammirare Garibaldi, eroe per qualcuno, assassino come voi, per altri; ed infine, potreste imboccare di corsa via delle Battaglie, ridente stradina in cui, certamente, troverete qualcuno pronto a darvi una mano per non farvi finire in carcere, finendoci al posto vostro per omicidio.<br />
<b>Voto: 4 manette. Apertura: tutto l'anno. Incluso: Serial Killer più feroce di voi. Non incluso: ninnoleria cinese, ghigliottina e/o altri sistemi di decapitazione.</b><br />
Colonna sonora consigliata: Talking Heads - “Psycho Killer”
<br />
<br />
<b>Tempio capitolino, via dei Musei</b><br />
Imboccate via dei Musei, sorpassate il monastero di Santa Giulia, d'epoca longobarda, continuate la salita nella speranza che i poliziotti non vi stiano dietro perché fuori forma (o almeno più fuori forma di voi) ed ecco che, alla vostra destra vi apparirà il tempio capitolino, posto imprescindibile per essere arrestati se siete dei black block.
Potrete ammirare il tempio, in parte originale, in parte ricostruito con il sagace utilizzo di colori diversi per rendere evidente l'intervento di restauro, entrarvi giusto il tempo di osservare i mille pezzi di pietra incisa attaccati alle pareti, prenderne un po' e prepararvi al lancio contro la polizia criminale.<br />
Una volta finite le munizioni, salite al primo piano dell'edificio adiacente al tempio e arrivate fino alla stanza della Vittoria Alata.
Utilizzate questa se volete uno sbarramento ulteriore, ma non contate di potervi servire di spada e scudo un tempo nelle sue mani, non ci sono più.
Non a caso è considerata uno dei simboli della città.<br />
Se non siete ancora stanchi, riscendete le scale e arrivate sino al piccolo teatro, lì inginocchiatevi e gustatevi l'arrivo della madama.
Non avrete più la libertà, ma avrete tirato più sassi che in tutto il resto della vostra vita.<br />
<b>Voto: 5 manette. Apertura: consigliato il periodo estivo. Inclusi: sanpietrini e sassi di ogni forma e dimensione. Non incluso: passamontagna.</b><br />
Colonna sonora consigliata: Bob Dylan - “Like a Rolling Stones”
<br />
<br />
<b>Inceneritore, via Malta</b><br />
Stanchi dei soliti arresti? Voglia di un po' di adrenalina? Prima di farvi prendere visitate almeno una volta uno dei più celebrati inceneritori d'Europa.
Capace di bruciare qualsiasi cosa, anche le prove più compromettenti, e, contemporaneamente, fornire energia che vi permetterà di ideare nuovi piani criminali, l'inceneritore è la location perfetta per chi ama le attività all'aria aperta.<br />
Mimetizzato perfettamente nel cielo grazie al suo colore azzurro, vi sfida apertamente a scalarlo per farvi ammanettare alla sua sommità, posta a 120 metri da terra.
Salendoci dovrete schivare gli uccelli che si schiantano addosso alla struttura, cosa che renderà ancora più emozionante il vostro arresto.<br />
Arrivati in cima, aspettate con calma l'arrivo della polizia, se non morirete per i gas tossici, avrete senz'altro un'esperienza indimenticabile da raccontare ai colleghi galeotti.<br />
In ultimo, non scordatevi di dare un'occhiata a tutta la città.<br />
<b>Voto: 3 Manette. Periodo: Primavera-Estate. Non incluso: kit per praticare l'alpinismo, binocolo, maschera a gas.</b><br />
Colonna sonora consigliata: Van Halen - “Top of the World”
<br />
<br />
<b>Castello, via del Castello</b>
Per tutti quelli che rimpiangono i bei vecchi tempi del medioevo, quando, al posto della tristi e buie celle di oggi, i carcerati venivano tenuti all'aria aperta, lautamente foraggiati dalla popolazione che si prodigava nel dar loro sane verdure di ogni tipo, con la possibilità, poi, di mantenersi in forma sollevando il grosso pezzo di legno adagiato sulle spalle, ebbene, se anche voi fate parte di questo nutrito gruppo, fatevi arrestare all'interno di uno dei parchi che circondano e si trovano all'interno del Castello di Brescia.<br />
Superate il primo ponte levatoio, svoltate a sinistra, osservate la locomotrice, chiedetevi anche voi perché diavolo è stata messa lì, e poi prendete uno dei sentierini che vi porteranno al bastione superiore.
Là, qualora la polizia minacciasse di aprire il fuoco, avrete modo di procurarvi un'armatura presso il museo delle armi medioevali e sfidare così la madama.<br />
Se siete dei criminali animalisti, poi, non perdetevi il lato est del castello, là un tempo vi era lo zoo comunale, ora potrete vedere solo prati e spazi vuoti, gioitene, prima di finire in galera.<br />
Se nella fuga portate con voi anche i vostri baby criminali, non dimenticate di far loro provare le piccole giostre situate all'ingresso del Castello, giostre che, da circa trentanni, crescono una generazione di criminali bresciani.<br />
<b>Voto: 5 Manette. Periodo: Tutto l'anno. Non incluso: risposta al perché vi sia una locomotrice all'interno del Castello, animali, euro per far funzionare la giostra, risposta su chi sia Frédéric Mesnier.</b><br />
Colonna sonora consigliata: Frédéric Mesnier - “Medieval Song”
<br />
<br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-90302150287293701262011-09-15T15:45:00.000+02:002011-09-15T15:46:03.880+02:00Il cielo sopra il Belgio, 1944<i></i><br />
<div style="text-align: justify;">
<i>Ci sono persone in grado di esporre pacatamente il proprio punto di vista, moderati osservatori la cui sensibilità, ai limiti della remissività, si apre curiosa al multiculturalismo. Credo che Yossarian ne abbia uccisi diversi di questi personaggi, trovando comunque il tempo di scrivere questo racconto.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il 20 novembre del penultimo anno di guerra, il maggiore Jack Ilfrey del
79simo squadrone da caccia dell'aviazione statunitense era impegnato nel
mitragliamento a volo radente di un aereoporto tedesco nei pressi di Maastricht,
quando il Mustang del suo compagno d'ala Duane Kelso fu colpito dalla Flak
(contraerea tedesca e acronimo di Fliegerabwehrkanone, artiglieria antiaerea) e
fu costretto a un atterraggio di fortuna nei pressi della pista dell'aerodromo
nemico.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel giro di pochi secondi, Ilfrey decise di soccorrere l'amico e
commilitone nell'unica maniera possibile. Dopo aver effettuato una strettissima
virata per riposizionarsi sull'aereoporto, Ilfrey scese in picchiata col suo
Mustang mitragliando le postazione antiaeree dei crucchi, abbassò i carrelli
del velivolo e atterrò sulla pista, in mezzo a una grandine di piombo e
traccianti, fermandosi a pochi metri di distanza dall'apparecchio ormai
inservibile di Kelso.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una volta arrestatosi, Ilfrey sollevò la cupola di plexiglass, balzò
sull'ala del suo Mustang e, dopo aver estratto e gettato via il canotto
gonfiabile e il paracadute dall'abitacolo, urlò a Kelso di saltare con lui
dentro al posto di pilotaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il tutto sotto il fuoco tedesco.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Kelso non se lo fece ripetere due volte e una volta sull'ala fu sollevato
letteralmente di peso da Ilfrey che lo spinse senza troppi complimenti sul
sedile del caccia.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ora: il P-51 D Mustang era probabilmente il più elegante e miglior caccia
con motore a pistone della storia dell'aviazione, ma era un velivolo monoposto,
e lo spazio all'interno dell'abitacolo era economizzato al millimetro per un
singolo occupante, più paracadute e canotto gonfiabile di salvataggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ilfrey questo lo sapeva bene, e infatti, una volta che Kelso prese posto all'interno,
si rese conto che se due persone potevano con grande fatica accovacciarsi una
sopra l'altra sul sedile, e una di esse afferrava la cloche, non c'era
assolutamente modo che quattro gambe potessero manovrare i pedali del timone di
coda, strumento assolutamente vitale per decollare e togliersi elegantemente
dai coglioni alla velocità della luce.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Così, si fece venire un'idea istantanea, e strillò concitatamente a Kelso
di allungare le gambe e manovrare i pedali, mentre lui, accovacciato nella
"posizione del loto" in grembo al compagno, avrebbe tenuto la cloche.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una volta chiusa la cupola e avviato il motore, Ilfrey si ritrovò
letteralmente compresso contro il plexiglass, con uno spazio di pochi
centimetri, appena sufficiente per guardare avanti e decollare.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E in quel momento, mentre intorno a loro continuava a volare piombo, i
tedeschi si avvicinavano e il Mustang rullava sulla pista a tutta velocità
verso il cielo e la salvezza, Ilfrey si girò quei pochi centimetri che
l'angusto spazio permetteva verso l'amico, e sogghignando esclamò:</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
«Kelso, testa di cazzo, non fartelo venire duro adesso, o siamo morti
entrambi...»</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I due piloti sopravvissero alla guerra e questa temo sia una storia vera.<br />
<br />
<br />
Yossarian.</div>
Unknownnoreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-47740521940434155992011-09-06T14:16:00.000+02:002011-09-06T14:20:09.885+02:00Una questione morale<i>A noi di SenzaVoglia ci piace fare i talent scout. Ci piace cosi' tanto, che abbiamo incassato solo 50 euro per questa pubblicazione. Una nuova firma al femminile tutta per voi.</i><br /><br /><br /><br />
<div style="text-align: justify;">
Mio figlio ha l’orecchino.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Qualche mese fa, col primo caldo, non voleva proprio farsi tagliare i capelli e così siamo arrivati al compromesso del codino. Appena ha visto quel ciuffetto spelacchiato che sporgeva dalla nuca, tra i capelli corti, ma debitamente appuntiti dal gel, le sue prime parole sono state “bello. Adesso ci vorrebbe un orecchino”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’ha ripetuto altre volte senza capriccio snervante, senza litania spossante, senza dai, senza ti prego e anche senza voglio: solo con una convinzione sicura e pacata degna di rispetto -oserei dire adulta- che non avevo mai visto prima nei suoi sette anni di vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo partiti per andare a fare questo buco e lui era al settimo cielo, ma sempre tranquillo: emozionato, eccitato, anche un po’ impaurito, ma sereno e, quando siamo arrivati alla gioielleria deputata, è entrato per primo, ha fatto un cenno con la mano alle due signore dietro al bancone e ha detto loro “ciao! Sono qui per il fare il buco a questo orecchio”. Il destro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le signore non hanno risposto finché non sono entrata anch’io: solo allora hanno capito che la richiesta era seria ed aveva l’appoggio di un adulto responsabile consenziente. O di chi ne fa le veci. Così hanno guardato il bimbo e gli hanno detto “no. Noi non foriamo le orecchie ai maschi”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
“Perché?” ha chiesto lui in un pianto scrosciante.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
“Per una questione morale.”</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Minchia, no, due obiettori di coscienza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cerchiamo altrove, amore: tanto abbiamo tempo 48 ore.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mio figlio ha l’orecchino.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sempre lo stesso, figlio e orecchino.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Lo ammetto, sì: mi sono dimenticata di chiedere al padre se fosse d’accordo a sottoporre la creatura a cotal barbaro trattamento (ma per giustificarmi provo a suggerirvi di pensare a quale figura presente ed autorevole debba essere questo padre, se la co-genitrice stessa ne scorda l’esistenza) e sì, mi aspettavo conseguente offesa e risentimento, per tanta mancanza di considerazione; ma quel che è certo è che non mi aspettavo la reazione di totale e definitivo orrore e raccapriccio che ha fatto seguito alla presa visione della violenta deturpazione dei tratti indubbiamente maschi del lobo destro del mio piccolo Conan.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
“Ma hai l’orecchino?” (tono basito, volto brasato)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
“Sì!” (e qui dovete visualizzare il viso di bambino più radioso e soddisfatto di cui siate capaci)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
“Ma perché? Non sei una femmina! Ma toglilo: solo le femmine hanno gli orecchini.”</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
“…” (lascio nuovamente alla vostra immaginazione l’onere di figurarsi l’espressione ferita nell’orgoglio e l’autostima vacillante negli occhi del piccolo proprietario dell’orecchio incriminato)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo un mese fa. Poi le ferie.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dalle vacanze con padre, compagna, nonni, zii e cugina, il pargolo mi è tornato menomato. No, non come Van Gogh, però gli hanno tagliato il codino</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pare che una sera, dopo che tutti gli adulti che lo circondavano si erano stancati di assediarlo, dando ormai per irrimediabilmente compromessa la sua virilità futura, sia arrivato l’aut aut: o ti taglio il codino, o ti tolgo l’orecchino.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma il mio è un pupo intelligente:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
“mamma, senza orecchino il buco si sarebbe chiuso. I capelli invece ricrescono”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E con questo ragionamento ha dato loro il contentino. E gliel’ha messo a tutti nel culo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa che, non fossero così ottusi, avrebbe dovuto rassicurarli.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quantomeno sulla sua virilità attuale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;">donna che sembra normale nella vita reale</span></b></div>
<div>
<br /></div>
Abulafiahttp://www.blogger.com/profile/15519837604812292946noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-56031821929656043272011-08-30T11:25:00.001+02:002011-08-30T14:08:46.854+02:00Boulevard<i>Siamo emozionati come al passaggio di una cometa, una vincita al superenalotto, una serata con Irina Shayk. Infatti queste 3 cose hanno la stessa frequenza di quello che accade oggi, un post di Abulafia.
<br />
<br /></i>
<br /><div dir="ltr" id="internal-source-marker_0.5879752547051723" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Si erano inseguiti per anni.</span></div><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"></span>
<br /><div dir="ltr" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">- Un mese ai tre lustri - quantificò lui con una rapidità che tradiva la sua consuetudine con quel particolare calcolo, investendo nell'uso di una misura temporale da ginnasio un buon 90% del suo patrimonio di seduzione. Nella sfacciata luce zenitale di un atipico mezzogiorno decembrino, soppesò prima mentalmente e poi, poco convinto del risultato, sui due palmi ormai sudati nascosti nelle tasche di un cappotto blu di lana che stonava più con il suo golf giallo pallido che con la temperatura mite, l'opzione di approssimare l'accuratezza dell'affermazione appena fatta con qualche frase di rito - </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: italic; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">anno più, anno meno</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"> - che non desse di lui l'idea di un maniaco ossessivo intento a incidere una tacca sul muro dietro il suo letto per ogni giorno trascorso prima del loro incontro (mano destra, scontrini risalenti all'inverno precedente e mai gettati) e quella (mano sinistra, spiccioli di resto dopo la colazione al bar dell'aeroporto) di buttare lì qualche generica banalità sul riscaldamento globale e le sue devastanti ripercussioni sulla vita quotidiana - quali la malvagia sottrazione del diritto naturale al godimento di un natale gelido e innevato in cui una qualunque conversazione per strada fra due persone qualunque che decidessero di rivedersi, dopo un arco di tempo non meglio specificato, potesse fregiarsi della coreografica partecipazione di soffici nuvole di vapore condensato ad accompagnare ogni parola pronunciata - nella speranza che le sfuggisse quanto la avesse aspettata.</span></div><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"></span>
<br /><div dir="ltr" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Fu la vista di un uomo sulla cinquantina, professionalmente custodito da un gessato a righe fitte e una capigliatura compatta e cromata, con i muscoli del triangolo anteriore del collo contratti nello sforzo di impedire alla mandibola di spalancarsi in uno sbadiglio vertiginoso mentre un'adolescente che doveva essere sua figlia si prodigava in una spiegazione atomica della necessità di affiancare la borsa che stavano vedendo in vetrina alle decolleté nere appena acquistate, fu quella vista, per l'appunto, a evidenziare la drammatica incompletezza del ventaglio di possibili reazioni che aveva considerato: l'avrebbe annoiata; non spaventata, o distratta in attesa che la chiacchierata prendesse quota, ma spinta a trovare un pretesto, qualunque pretesto, meglio se incredibile, per districarsi dai tentacoli soporiferi della sua presenza. La bilancia sinaptica si affrettò ad avvalorare appieno quest'ultima previsione, ed era solo colpa di un percorso evolutivo miope (completamente cieco, a detta di alcuni) e avaro (profondamente innamorato della simmetria bilaterale, secondo gli stessi alcuni) se non poteva disporre di un altro braccio con cui procedere a una triplice pesata che fornisse una conferma empirica alla sua teoria.</span></div><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"></span>
<br /><div dir="ltr" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">- Beh, anno più, anno meno - disse lei con un tono divertito, quasi complice, e continuando a camminare, gli tirò fuori la mano dalla tasca e la strinse nella propria. Poi aggiunse qualcosa sulla natura zenoniana del loro rapporto, sempre uno davanti all'altro senza mai riuscire a raggiungersi, come Achille e la tartaruga. Le strappò un altro sorriso ammettendo la sconfitta nella gara di riferimenti classici e chiedendole chi dei due fosse Achille.</span></div><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"></span>
<br /><div dir="ltr" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Risalirono così per la strada, un'isola di quiete nel pulviscolo impazzito di gambe frenetiche e pacchi da regalo finché, circa un'ora più tardi, giunsero sotto casa di lei, con lui pronto a dar fondo all'ultimo 10% del suo capitale di fascino:</span></div><div dir="ltr" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">- Ceniamo insieme, stasera?</span></div><div dir="ltr" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">- Certo - rispose lei con un entusiasmo di gran lunga superiore a quello che si sarebbe aspettato - mi hanno parlato di un posto in cui si mangia molto bene senza spendere troppo. È in Via delle Occasioni Perdute. Perfetto, no?</span></div><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"></span>
<br /><div dir="ltr" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Assentì, alzando e abbassando il capo diverse volte sotto il peso dell'ironia del destino, e prima di congedarsi la baciò a lungo sulle labbra.</span></div><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"></span>
<br /><div dir="ltr" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Georgia; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">All'appuntamento, fissato per le otto, nessuno dei due si presentò.
<br />
<br /><b>Abulafia</b></span></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-69048027907935631352011-08-23T14:54:00.000+02:002011-08-23T14:54:48.292+02:00Psycho Candies #7 - Il libro dei nomi<i>Noi continuiamo a goderci le ferie, tanto in Giapponia c'è sempre qualcuno che lavora per noi.</i><br />
<br />
<br />
Dunque, mia madre voleva chiamarmi Romolo, come suo padre il quale non voglio neppure pensare come volessero chiamarlo. Romolo non si può dire un nome al passo coi tempi per il secolo della tecnologia. Ma mia madre doveva in qual modo vendicarsi su di me per averle cambiato la vita. Anche se da un certo punto di vista essere madri significa proprio vendicarsi sul figlio.<br />
<br />
Ad ogni buon conto, il nome Romolo venne accantonato per un più sobrio Lucia, come sua madre. Solo il buon senso della burocrazia ha impedito che mi venisse affibbiato un nome femminile.<br />
A questo punto la scelta era tra Centoventiquattrosport Coupè, preferito da mio padre, e Paolo, come il tipo omofobo che girando per il mediterraneo convinse tutti che i cristiani erano brava gente, e che proprio per questo lui aveva passato gli anni precedenti a perseguitarli. Paolo aveva anche il vantaggio di significare piccolo, e venendo da una famiglia di sardi non sembrava vero poterlo sottolineare.<br />
<br />
Quindi Paolo aveva tutte le carte in regola per diventare il mio nome, e solo la prepotente cilindrata 1600cc della terza serie della sportiva fiat -che permetteva di raggiungere i 180km/h- ha fatto sia che mi chiamassero "Centoventiquattrosport Coupé". <br />
<br />
Naturalmente fui oggetto di pesanti scherzi a scuola. Anche gli insegnanti: "Fai attenzione 124, che c'è, hai finito la benzina?". "Forza 124, ingrana la marcia". "Sei gravamente insufficiente 124, una 600 farebbe meglio di te" e via discorrendo. Questo fino alle superiori, quando ho chiesto e ottenuto di cambiare almeno il nome. Ora grazie a dio posso mimetizzarmi con la mia nuova identità. Il mio nome ora è Elettrolisi, Elettrolisi Fiat.<br />
<br />
<b>Mu Ho</b>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-17302601722991431572011-08-16T11:51:00.000+02:002011-08-16T11:51:15.507+02:00Psycho Candies #6 - Sesso? No, grazie.<i>Il sesso è sopravvalutato, almeno seguendo il discorso di Mu Ho.</i><br />
<br />
<br />
Io non voglio scopare. Il sesso è un'attività che lascio alle rane. Affermazioni tranchant me ne rendo conto, ma da qualunque punto lo si voglia guardare il sesso è l'attività umana più sopravvalutata in assoluto. Il sesso non serve davvero a nulla. E voglio dimostrarlo. <br />
Anzitutto non è un'attività di cui essere fieri. I cani fanno sesso, le rane si accoppiano, le mosche pure. Se una mosca può svolgere un'attività che consideriamo così speciale, non credo sia perché le mosche sono sottovalutate. Quindi punto primo: il sesso è un'attività così cretina che una mosca o una rana può svolgere senza fatica. E nonostante ciò sono sopratutto i maschi ad andare in giro vantandosi di prestazioni, numero di orgasmi e accoppiamenti. Ma il progresso umano non deve nulla al sesso se non meramente l'aspetto procreativo che oggigiorno comunque potremmo sostituire col vitro.<br />
Un uomo striscerebbe per potersi scopare una donna. Ma non farebbe altrettanto per imparare la tavola periodica degli elementi. Magari si sbatterebbe un po' di più se potesse sniffarli per poi scoparsi una donna. Nessuno facendo sesso rende questo mondo un posto migliore. Non ho mai sentito qualcuno sostenere: "E grazie alla sua incredibile attività amatoria che oggi noi possiamo guarire dalle infezioni". Uno con una grande attività amatoria non rende nessun servizio al mondo, a meno che non metta al mondo qualcuno che renda un grande servizio al mondo. E indovinate quante possibilità ci sono che vostro figlio sia un genio? Nella migliore delle ipotesi, nessuna. <br />
Ora osserviamo alcuni elementi positivi nell'assenza totale o quasi di desiderio di attività sessuale. Primo: non ci sarebbe alcuna ragione di sposarsi. Quale cretino malato di mente davvero si è bevuto la storiella dell'amore nel matrimonio? Se non dobbiamo condividere i genitali, non credo che mi interesserò molto al tuo corso di tango. E comunque odio le candele profumate. Senza sesso sparirebbero oltre il 90 per cento dei programmi in tv. La moda non avrebbe senso. Le discoteche rimarrebbero vuote, la maggior parte degli uomini non saprebbe che fare. Molti, senza poter scopare, e ormai infelici possessori di un cervello inadatto a qualsiasi attività che non sia legata ad esigenze sessuali, probabilmente finirebbero suicidi. La sovrapopolazione cesserebbe di essere un problema e questo risolverebbe immediatamente anche la sovraproduzione di beni ed elettricità. Riuscite ora vedere anche voi la bellezza di un mondo privato di questa attività istintiva insulsa? Basta con questa bellezza del sesso. Il sesso non rende più intimi, non dimostra l'amore di nessuno, non ti rende più sicuro. Il sesso è ciò che ti rende uguale alle mosche. Ricordalo, quando corteggi una donna, stai in realtà svolazzando sopra una merda.<br />
<br />
<b>Mu Ho</b>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-72507569608878090232011-08-11T11:19:00.000+02:002011-08-11T11:19:52.862+02:00Della panchina e di quello che può accadere quando meno te l'aspetti<i>Torna Ponzia, approfittando che siamo tutti a mare, ha rotto la finestra del retro e si è impossessata del blog. Un bel pezzo caldo, per tempi caldi.</i><br />
<br />
<br />
<br />
“Bravo! Vattene pure, tanto non sei presente neanche quando sei in casa!”<br />
Lo schiaffo che non mi ha dato mi ha colpito lo stesso, nell’istante preciso in cui è uscito sbattendo violentemente la porta di casa; l’ho sentito bruciarmi in faccia.<br />
Sono sola dentro questo silenzio ronzante, colmo di echi violenti. Non ce la faccio a reggerlo, mi da la nausea dell’angoscia, quella che si placa solo dopo aver bevuto. Bevuto molto.<br />
Esco. A piedi perché ti sei preso la macchina e ne abbiamo solo una: egoista di merda!<br />
Continuo a parlare con lui, assente perenne, “ma che si fotta!”, e cammino cercando un pub o qualsiasi altra cosa gli somigli.<br />
Poca strada ed eccolo: un’oasi di alcolici e sconosciuti indifferenti. Un luogo del tutto anonimo; non una bettola terrificante e sinistra, ne un locale bello e arredato bene. <br />
Un posto beige, perfetto. Un bevitoio.<br />
Al banco, seduta su un treppiedi da suicidio dell’ubriaco, punto l’indice verso una bottiglia a caso e chiedo “quello” al ragazzo che serve da bere.<br />
Bevo d’un fiato, come nei migliori e peggiori film di qualunque nazionalità, ma il liquido, che da prassi dovrebbe bruciarmi la gola, invece scende come una carezza ed è dolce,non brucia affatto.<br />
La medicina è buona, mamma.<br />
<br />
Un altro e lo stomaco smette di pensare.<br />
Un altro e… “uno anche per me”. Col bicchiere incollato alle labbra ruoto gli occhi, poco interessata. Una donna giovane, molto più giovane di me, prende il suo bicchiere, identico al mio e manda giù lo stesso mio liquido, alla stessa mia velocità.<br />
Però… brava, cazzo!<br />
Ci guardiamo, ci facciamo un semi-sorriso di non belligeranza. Due ebeti alla stessa velocità di caduta.<br />
Il quarto bicchiere lo ordiniamo insieme e, come copione, lo beviamo insieme. Campionati di ubriacatura sincronizzata con affogamento finale?<br />
<br />
Perdo il conto; stanotte so contare solo fino a quattro. Sono ubriaca, ma sono stata brava, non ho mischiato vari alcolici e nemmeno lei. Potrei avere perfino dei pensieri di senso compiuto. Se ce ne fosse bisogno, beninteso.<br />
Credo sia quello che pensano tutti gli ubriachi.<br />
<br />
“Usciamo?” mi chiede<br />
“per andare…?”<br />
“Prendiamo un po’ d’aria nel parco qui di fronte”<br />
Troppo alcool per sentire paura e poi: paura di che? Credo sia quello che pensano tutti gli ubriachi.<br />
“Sì, usciamo”<br />
<br />
Scendiamo dai trespoli; il pavimento è molle, giuro che è molle!<br />
Ci teniamo sotto braccio e –quasi- camminiamo. Non siamo mica due ubriachi abitudinari e rozzi, noi. Ci teniamo sotto braccio, mica ci aggrappiamo l’una all’altra come fate voi ubriaconi del sabato sera! E poi oggi è giovedì, perlomeno era giovedì quando sono uscita di casa.<br />
<br />
Il parco è davvero di fronte al pub; siano ringraziati tutti i santi bevitori! Sempre siano ringraziati! C’è anche una bella – era bella, credetemi, la più bella che abbia mai visto – panchina dove svenire in caso di attacco pre-morte alcolica.<br />
Allargo le braccia poggiate sul sedile della panchina (ma quant’è bella!), la mia testa va all’indietro senza chiedere alcun sostegno alla mia volontà cosciente.<br />
Silenzio.<br />
Silenzio. <br />
Sto per addormentarmi ma sento che tu ti avvicini e i miei occhi non si aprono.<br />
Un bacio sul collo…ma che cazz…? Spalanco gli occhi e li sparo nei tuoi.<br />
Strani organi gli occhi, prima erano incollati dal sonno, ora non potrei chiuderli per niente al mondo e vedono solo ed esclusivamente te.<br />
Sei imbarazzata, moltissimo, e io sono incazzata; quel bacio mi è piaciuto, ma com’è possibile?!<br />
Mormori qualche cosa, delle scuse mi pare. Mi incazzo ancora di più perché hai abbassato gli occhi, ma io non avevo finito di starli a guardare!<br />
Hai occhi belli, mia cara. Mia cara??? Ditemi che cosa sta succedendo qui…ma siete matti? Non voglio saperlo, non rispondetemi! Fatevi un po’ i cazzi vostri.<br />
<br />
Siamo ad una distanza che qualunque popolo troverebbe sconveniente fra due estranei. Distanza intima, praticamente nulla.<br />
Troppo vicine le sue labbra. Troppo.<br />
Dov’è finita la mia rabbia? Sono confusa; la rabbia potrebbe fare comodo al Grillo Parlante che mi urla in testa: o lo rinforza o lo ammazza. Fottiti, Grillo, io la bacio.<br />
<br />
Le sfioro le labbra con le mie più volte. Lei trema.<br />
Tira fuori la lingua, ma lentamente, non me la ficca in bocca con l’urgenza di penetrazione che ho conosciuto finora. La sua lingua accarezza le mie labbra fino a farle socchiudere. Le nostre umide complici si incontrano e si intrecciano nella danza del bacio. Ora è il mio turno di tremare.<br />
Questi baci, alieni e inaspettatamente familiari, mi inondano di una sorta di nostalgia naif, ma infine tanto naif non devo essere, perché mi accorgo solo ora di avere un mano sotto la sua camicetta che la accarezza ovunque e, con l’altro braccio, la tengo stretta a me.<br />
Anche lei con una mano mi accarezza i capelli, dirigendo la sinfonia nella mia testa, e con l’altra mi esplora il seno. Ho un seno smisurato confronto al suo, ma per quanto diverso possa essere per forma e dimensione, lei sa cosa si prova muovendosi in un certo modo. Accidenti se lo sa!<br />
<br />
Non ho la più pallida idea di quanto siano durati i baci e le carezze fra noi, di sicuro però la sbronza è passata ad entrambe. Non siamo più innocenti.<br />
Ci fermiamo, eccitatissime e impotenti “qui cosa si può fare? “troppo rischioso” “ma tu come ti chiami?” “mi dai il tuo numero di telefono? “Quando ci rivediamo?” “sei bellissima” “sei bellissima” “torniamo a casa ora”. <br />
Un piccolo tratto di strada insieme,allacciate una all’altra e chiacchierando di tutto. Un’intimità folle mentre torniamo entrambe dai nostri compagni; ci siamo raccontate anche questo. Siamo diventate due amanti in attesa di compimento.<br />
Proviamo a separarci:<br />
“quando ci sentiamo?” “ci vediamo presto?” “ciao” “un bacio e poi andiamo” “ciao” “chiamami” “mi manchi già” “ciao” “un bacio ancora” ciaociaociaociao….. <br />
<br />
Ogni passo mi avvicina a casa, ormai è questione di attimi. <br />
Lui mi vedrà molto “spettinata”; è uno stronzo, ma per niente stupido, eppure questa volta non capirà, quando alle sue accuse, urlate dapprima e timorose man mano, io risponderò con una sicurezza che non mi conosce ancora, reggendo il suo sguardo indagatore come solo chi è sincero può fare: “Credimi, non c’è stato nessun altro uomo”.<br />
<br />
<b>ponzia</b>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-32331495343106809012011-08-02T14:55:00.000+02:002011-08-02T14:55:13.245+02:00Psycho Candies #5 - IpocondriaHo sofferto per anni di ipocondria. Poi la mia salute è peggiorata.<br />
<br />
Non so se avete mai sofferto di ipocondria. Io ho così tanti disturbi che il mio medico ha finito i placebo.<br />
<br />
L'ipocondria è un disturbo irrazionale. Se senti battere forte il tuo cuore pensi all'infarto. Non posso più guardare playboy senza pacemaker<br />
<br />
Un altro disturbo è il timore che le tue paure siano reali. <br />
-"Dottore, questa volta è davvero un tumore"<br />
-"Speriamo"<br />
<br />
Il timore più grande è quello di perdere il controllo del tuo corpo. Così ho smesso di ascoltare rock 'n' roll.<br />
<br />
Quando poi stai male nessuno ti crede. A parte le aziende farmaceutiche.<br />
<br />
L'altro giorno ho notato con preoccupazione di avere un nuovo neo. Era seduto sul divano e mi guardava impaurito.<br />
<br />
Da piccolo avevo paura dei medici. Anche se non governavano più da parecchi secoli.<br />
<br />
L'ipocondria ti porta a delle scelte di vita assurde. Il mio regime alimentare ora è composto solo da legnetti di campo non lavorati.<br />
<br />
Avete mai convissuto con un ipocondriaco? Io sì, ed era contagioso.<br />
<br />
Ad un certo punto ho pensato di essere sieropositivo. Ho dovuto contattare tutte le donne che avevo avuto. Ma lei mi ha assicurato che sta benissimo<br />
<br />
La miglior cura per l'ipocondria è fare sesso con una ninfomane malata iniettandosi una mega dose di morfina dopo aver bevuto del veleno per topi. Ma non chiedetemi come lo so.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-32875155420269432792011-07-26T12:27:00.005+02:002011-07-26T13:40:48.683+02:00Piccola ScimmiaCammino per strada. Ci sono due ragazzi che sfottono un bambino nero. Lo hanno inchiodato al muro e lo sfottono. <br />
"Negro di merda!" "Ma sei nero o sei solo sporco? Non importa...sei entrambe le cose!"<br />
Lo strattonano e lo sbattono a terra, poi lo rialzano a forza e gli chiedono di abbassarsi i pantaloni.<br />
"Dicono che voi negri ce l'avete grosso, facci vedere!"<br />
Il piccolo, avrà sì e no dodici anni, non ha il coraggio di guardare negli occhi quei teppistelli da strapazzo. Non reagisce.<br />
"Dai, spogliati, piccola scimmia!"<br />
<br />
Decido di intervenire.<br />
"Sì, dai, spogliati, piccola scimmia!"<br />
<br />
No eh, sto scherzando, figuratevi.<br />
<br />
Mi rivolgo ai ragazzi, comparendo loro alle spalle, all'improvviso.<br />
"Lasciatelo stare, ma come vi permettete! Non voglio stare qui a farvi la morale, ora però filate via."<br />
Loro mi guardano e valutano la situazione, sono in due e appena più grossi di me. Ma sento la loro insicurezza e la mia apparente calma deve averli impressionati, perché se ne vanno. Mostrandomi il dito medio e sputando a terra, fissandomi con odio negli occhi. Ma se ne vanno.<br />
<br />
Il bambino mi guarda con riconoscenza, blatera un paio di parole che non capisco. Io cerco di capire se posso fare ancora qualcosa.<br />
"Come stai, tutto bene? Dove abiti, vuoi che ti accompagni a casa?"<br />
Lui corre via, dalla parte opposta a quella dove sono andati i ragazzi.<br />
<br />
Beh, l'importante è che non gli abbiano fatto del male.<br />
<br />
Perché l'ho fatto? Perché dovevo.<br />
Non sono un eroe, un buon samaritano, figuriamoci. L'ho fatto semplicemente perché mi sono immedesimato in lui, anch'io in passato ho sentito la stessa umiliazione che ha provato lui in quel momento. Ho coltivato anch'io lo stesso odio che coltiverà lui, giorno per giorno, a causa di tutti gli affronti che gli toccherà subire.<br />
Per questo l'ho fatto, perchè ho lottato anch'io e continuo tutt'ora a farlo, contro l'ignoranza della gente, contro l'intolleranza. <br />
<br />
Perché so benissimo quello che si prova a venir discriminati per la propria pelle.<br />
<br />
Ho la psoriasi.<br />
<br />
<br />
<span style="font-weight: bold;">Richi Selva</span>Unknownnoreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-67884340416606517272011-07-18T14:44:00.003+02:002011-07-28T12:37:20.869+02:00Psyco Candies #04 - Technicloro parte II<div style="text-align: justify;">Sono facilmente impressionabile e ogni volta che qualcuno guarda un horror me ne vado in un'altra stanza. Così ho preso l'abitudine a mettere su un horror ogni sera alle dieci almeno mi ricordo di andarmene a dormire.</div><div style="text-align: justify;">Sdraiato nel letto sento grida di donna, colpi d'arma da fuoco, vetri che si infrangono e mi piace pensare che siano i vicini. Il giorno seguente mando un biglietto di condoglianze con cui mi dichiaro shockato e disposto a rilevare il loro appartamento. Ovviamente scherzo, non vivrei mai dove si è consumata una morte violenta.</div><div style="text-align: justify;">A volte, in piena notte, mi alzo e scopro che il film è diventato una commedia. Ho provato a riportarlo in negozio ma non mi hanno rimborsato:</div><div style="text-align: justify;">"Questo film è diventato una commedia".</div><div style="text-align: justify;">"E allora?"</div><div style="text-align: justify;">"Prima era un horror".</div><div style="text-align: justify;">"Lei ha comprato un horror e dopo un po' si è ritrovato una commedia?"</div><div style="text-align: justify;">"Sì".</div><div style="text-align: justify;">"Mi deve quindici euro".</div><div style="text-align: justify;">Secondo il commesso non dipende dal film ma dalla luce, dice che il neon falsa i colori.</div><div style="text-align: justify;">Invece la mia amica Ester, che di mestiere testa l'antiruggine sugli animali ma che si intende anche di psicanalisi, sostiene che la commedia è solo l'immagine che il film horror ha di sé stesso. Il film horror si percepisce come una commedia e proietta questa percezione nei suoi sogni notturni. Allora ho capito che dovevo cambiare atteggiamento (nonché l'antiruggine per il mio cane). Per il bene dell'horror. Per questo ho iniziato a guardare il film e a ridere dicuore ad ogni squartamento, e sembra proprio che la cosa stia funzionando: tutte le notti sogno di essere un musical.</div><div style="text-align: justify;">Ora ho imparato a guardare ed amare gli horror, a patto che ci sia la luce accesa. Nonostante disturbi chi sta con me, soprattutto al cinema.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" >gabbbbro</span></b></div>Abulafiahttp://www.blogger.com/profile/15519837604812292946noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-38177887643058370992011-06-27T11:13:00.010+02:002011-06-27T11:38:07.211+02:00Le Guide SV - Location 2011 per un arresto cool - In viaggio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://elviragerardi.tumblr.com/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://img641.imageshack.us/img641/7550/inviaggio.jpg" width="360" /></a></div><br />
<br />
<div style="text-align: justify;"><b>TOKYO</b></div><div style="text-align: justify;">Tokyo è il non-luogo ideale per chi vuole farsi arrestare in un posto densamente popolato ma senza far troppo rumore. La cornice ideale è senza dubbio akihabara, centro tecnologico della metropoli. Negozi di elettronica, maid cafè e vendite tax free sono presenti in grandi quantità. Se desiderate farvi arrestare per furto la sfacciataggine riveste un ruolo di primo piano, altrimenti si corre il rischio di non essere neppure notati. Portatevi una pistola per sicurezza. Al suono delle sirene sarà molto comodo affrettatarsi verso la stazione Jr della linea yamanote, grazie alle indicazioni presenti dappertutto in giapponese ma anche in inglese. Ricordate di comprare un biglietto della metro in anticipo per poter passare i tornelli d’entrata, altrimenti la discussione pacata ma inopportuna che ne seguirà con l’addetto potrebbe costringere gli agenti a effettuare l’arresto proprio davanti all’affollato ingresso, causando non poco trambusto. Una volta arrivati ai binari i poliziotti si muoveranno con circospezione per non far ritardare i treni della puntuale Yamanote. Fare in modo che i poliziotti rimangano ad una distanza di un paio di carrozze da voi è la scelta migliore tra quelle provate dai nostri inviati. Una volta dentro il treno, raggiungete l’ultima carrozza e sedetevi. Aspettate che gli agenti vi trovino. Vi basterà confessare con un breve cenno di assenso o un inchino se siete rimasti in piedi. A questo punto farsi scortare all’uscita sarà veloce e, nonostante la folla presente, potrà avvenire senza che i passeggeri notino qualcosa, dato che staranno tutti dormendo o giocando con una console portatile. </div><div style="text-align: justify;"><b>Voto: 4 manette e mezza. Periodo consigliato: Tutto l’anno. Non inclusi: pistola e biglietto metropolitana.</b> </div><div style="text-align: justify;">Musica di sottofondo: Alphaville, "<i>Big in japan"</i></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b>TOILETTE DEL VOLO ALITALIA TORINO-ROMA</b></div><div style="text-align: justify;">Per chi ha sempre fretta e non ama le emozioni troppo forti, come durante gli inseguimenti, consigliamo la toilette del volo Alitalia Torino-Roma. Piccola, deliziosamente non arredata e con un sensibile rivelatore di fumo. Prima di imbarcarvi comprate una scatola di cubani. Dopo il decollo prendetevi un po’ di tempo per ammirare le finiture di pessima fattura della compagnia nazionale, leggete il quotidiano e assaggiate gli snack offerti dalle hostess; saranno un succoso antipasto del cibo che troverete in galera. Dirigetevi prima che inizi la manovra di atterraggio verso la toilette portando con voi i sigari comprati, entrate e chiudetevi dentro. Per provocare la reazione del rivelatore di fumo sarà bene accendere tutti i cubani. Al suono dell’allarme lasciate pure che gli addetti bussino alla porta ma non aprite. Per una esperienza più vivida è ottimo rispondere solo gridando: “Allah è grande e i suoi sigari profumano di eternità”. Non dovreste attendere molto prima che uno o più steward e/o diversi passeggeri entrino e vi immobilizzino. All’atterraggio in aeroporto i poliziotti saranno già lì ad aspettarvi, senza bisogno di inseguimenti o sparatorie. </div><div style="text-align: justify;"><b>Voto 3 manette. Periodo consigliato: Novembre, periodo perfetto per lasciare Torino. Non inclusi: sigari cubani.</b> </div><div style="text-align: justify;">Musica di sottofondo: Alvin Lucier<i>, "I’m sitting in a room</i>".</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b>VATICANO</b></div><div style="text-align: justify;">Il piccolo stato del Vaticano è uno dei più deliziosi posti al mondo per farsi beccare. Arrivate a San pietro e disponetevi al centro del colonnato. Portate con voi un verniciatore a spruzzo con relativo compressore e della vernice nera. Lanciate manciate di mangime per piccioni per confondere la piazza. Montate il verniciatore e puntatelo verso le statue. Ora, mentre i turisti vi guarderanno curiosi così come i piccioni, iniziate a disegnare svastiche su tutto il colonnato. All’arrivo dei gendarmi scappate in tondo seguendo lo stupendo colonnato. Se avete abbastanza fiato siete ancora in tempo per una veloce visita ai musei vaticani, ma ricordate di portarvi un’arma per saltare la coda. Non preoccupatevi di ferire qualcuno, e sparate pure ad altezza d'uomo. La folla vi servirà da copertura mentre entrate ad ammirare i maestosi dipinti conservati nella città papale. Prima di farvi arrestare ammirate dal 30 aprile la statua azteca che rappresenta la divinità quetzacoatl nella collezione etnologica del museo. Da non dimenticare: chiedete una confessione anticipata al vostro prete di fiducia.</div><div style="text-align: justify;"><b>Voto 4 manette Periodo consigliato: la settimana di Pasqua. Non inclusi: verniciatore a spruzzo, arma da fuoco, vernice, fede.</b> </div><div style="text-align: justify;">Musica di sottofondo: Antony and the Johnsons, "<i>Hitler in my heart".</i></div>Abulafiahttp://www.blogger.com/profile/15519837604812292946noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-52182983393113033982011-06-20T13:29:00.002+02:002011-06-20T13:40:16.045+02:00Psycho Candies #03 - Lutto<span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold;">Lutto</span></span><br /><br /><span style="font-size:130%;">Quando mio padre è morto, cinque anni fa, ho pensato: "Beh, ha smesso di soffrire". Lui. Io invece sono diventato ipocondriaco.<br /><br />Per questa ragione ho visitato un sacco di medici, ma stanno tutti bene.<br /><br />Gli avevano diagnosticato un tumore all'intestino, ma aveva ormai metastasi estese. Si potevano vedere da decine di metri di distanza.<br /><br />Le potevi usare per controllare le diottrie.<br /><br />Non ho mai superato il trauma della sua morte. Ci ha lasciato parecchi debiti.<br /><br />È stato un funerale particolare. La nostra religione ci impone di seppellirlo all'aperto.<br /><br />Alla fine della cerimonia è scattato l'applauso generale. Non ho mai capito come interpretarlo.<br /><br />Non sono mai andato a trovare la sua tomba al cimitero. Mia madre invece ci si reca ogni settimana con dei fiori e dei petardi per tenere lontano le cornacchie.<br /><br />Vorrei tanto riuscire a rielaborare il lutto prima che muoia mia madre.<br /><br />Anche se non ho mai capito il senso di rielaborarli. Oltre al piacere di vederli sfrecciare a 180 km/h in autostrada.<br /><br />Mi hanno detto che i capelli e le unghie continuano a crescere anche da morti. È che sto pensando a come riconoscerlo il giorno della resurrezione dei morti.<br /><br /><span style="font-weight: bold;font-size:100%;" >Mu Ho</span><br /></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-92102550055863674862011-06-16T11:08:00.017+02:002011-06-16T17:03:30.271+02:00Le Guide SV - Location 2011 per un arresto cool - Pescara<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://elviragerardi.tumblr.com/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img src="http://img716.imageshack.us/img716/2361/pescarat.jpg" height="640" width="360" border="0" /></a><br /><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;"><br /></span><div style="text-align: justify;"><span style="font-weight:bold;">Pescara - Via delle Caserme - Bagno Borbonico</span><br />Se volete rivivere il fascino di un arresto patriota e carbonaro nel cuore della città vecchia, via delle Caserme vi consentirà di trovarvi in vincoli ai piedi del Bagno Borbonico, le cui grotte sono oggi convertite in ristorantini cool. L'iniziale fuga per i vicoli dannunziani vi vedrà impazzare tra sedie e tavolini da rovesciare, con le supportate consumazioni, per ostacolare l'inseguimento della vociante birraglia; indi, riparare nel cortile natale del poeta, solitamente sede di jam session. L'occasionale connivenza dell'ottobassista, che agli agenti darà di poffarbacco, vi costerà un supplemento: minimo, ove si tratti di sgambettarli con l'archetto; più rotondo, se minaccerà d'iscagliar loro il poderoso strumento.<br />Dopo un'ampia virata sulla golena sud, dove potreste incelarvi nell'andirivieni delle scafette di contrabbando, la vostra precìpite corsa si allenterà sulla folla festante il cinquantesimo dell'avv. Cecamore, tutta intenta a shepperare uno sciampagnino tra i singulti della di lui butirrosissima moglie. Il breve volgere degli eventi vedrà i gendarmi ammanettarvi proprio sulla scalèa che immette all'antico bagno penale, e da buon cospiratore soggiacerete all'umido che si conviene. Per il centocinquantesimo non fatevi mancare il kit suicidio tricolore se vorrete prevenire, con la subitanea morte, le strazianti torture della gendarmeria e l'inevitabile delazione. Ma se avete un cognato da celiare ai ceppi, essìa.<br /><span style="font-weight:bold;">Voto: 4 manette – Periodo consigliato: luglio. Non inclusi: ottobassista ribaldo e kit suicidio Italia 150.</span><br />Colonna sonora consigliata: Giuseppe Verdi, “La battaglia di Legnano” Atto IV, scena III, «Qui... qui presso il trofeo di quell'Eroe».<br /><br /><span style="font-weight:bold;">Ponte del mare – Madonnina dei pescatori</span><br />Avete scippato l'anziana e caracollante madre del sindaco Borleffi mentre dèdita a un cono da unoettrenta vacava la sua borsa nei giardini del Bar Greco? La decana strilla con la panna ancora sui baffi richiamando l'attenzione del vigile di quartiere? Avete sotto le chiappe una relitta citybike verdolina e non sapete dove darvi? Se vi sentite irrimediabilmente fottuti e la cazzata ormai l'avete fatta, il destino ha riservato per voi un'ultima volata. A pochi metri dal misfatto, si stralla per voi il Ponte del mare, luogo ideale per una ciclabile fuga tra due ali plaudenti. Lo strappo al 14% vi darà corto il fiato e la contingenza v'imporrà di lanciare la refurtiva in acqua, scender di sella e spingere il mezzo sino al culmine; quivi, rimonterete sullo stento biciclo per la ripida discesa verso la riva opposta. Giunti sotto lo sguardo indulgente della Madonnina, una seconda guardia vi intimerà l'alt: definitivo. A poco servirà profferire: «Era Panizza che tirava il gruppo»; ché uno scaltro barcaiolo ha di già ripescato la kelly pitonata e ve la sgronda sotto al naso. La maggiorazione-movente sarà ben spesa; o piuttosto tacitatevi; ma mai riferire: «Bisognavo di sonante per acquistare un motoretto e dipoi fare carriera».<br /><span style="font-weight:bold;">Voto: 3 manette. Periodo consigliato: aprile/ottobre. Prenotazione obbligatoria per l'8 dicembre e la concomitevole processione. Non incluso: supplemento movente.</span><br />Colonna sonora consigliata: Samuele Bersani - “Chicco e Spillo”.<br /><br /><span style="font-weight:bold;">Festa della Madonna – Largo della Medesima</span><br />Se gli agenti vi sono alle calcagna e la vostra decennale latitanza è prossima alla fine, conducetevi con la famiglia all'annuale festa dei colli. Solo gli assidui frequentatori di questa ricorrenza potranno ammirare la nobiltà con cui vi complimenterete, per la brillante operazione, col maresciallo Maselli, ormai da mesi sulle vostre tracce; solo il porchettaro di Torrevecchia potrà compiacersi per il tratto cordiale con cui cederete i polsi all'appuntato Mazzolino; solo il piattaro di Barletta noterà la coda del vostro occhio dar di cenno ai sodali confusi nella folla, pregandoli di astenersi da ogni intervento; solo i fiati della banda musicale strozzeranno in gola la cavatina della Norma, proprio sul si bemolle acuto, al vostro passaggio in ferri; e il congedo da moglie e figli struggerà gli smanicati guappi astanti il “pugno”. Se non vorrete che un trafiletto di cronaca si occupi del vostro fermo in una desolata cascina di campagna: è la prima domenica di giugno, il vostro giorno. Gli ultimi momenti della primula saranno rievocati in epos e vergati dalla migliore tradizione orale, come si conviene ad un ceffo di cotanta risma. E quelle sanguinose gesta perpetueranno nell'aura d'un arresto extra muros, «mentre l'incipente estate pescarese sapeva di gelsomino ed hair gel».<br /><span style="font-weight:bold;">Voto: 5 manette. Periodo disponibile: primo w.e. di giugno. All inclusive.</span><br />Musica di soprafondo: ‘Nduccio - “Tutti quanti c'hanno i guai”.<br /><br /><span style="font-weight:bold;">Ian Postuma</span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-35808336011023478662011-06-13T10:52:00.004+02:002011-06-13T11:01:27.323+02:00Psycho Candies #02 - Technicloro parte I<span style="font-style:italic;">Nuove Psycho Candies.<br />Apriamo un nuovo filone cinematografico, giusto il tempo di fargli prendere aria.</span><br /><br /><br /><span style="font-size:130%;">Technicloro parte I</span><br /><br />Mia moglie non va al cinema da così tanto tempo che non ha mai visto un film in 2d. Finora ha solo osservato le pellicole di profilo.<br />Così l’ho portata a vedere una di quelle meraviglie degli effetti speciali in cui sembra che gli attori escano fuori dallo schermo: l’ho portata a teatro. Nel frattempo io me ne sono andato in un cinema lì vicino, una di quelle piccole sale che resistono allo strapotere dei cineplex, dove i film restano in cartello più a lungo, la gestione è famigliare e i pop-corn vengono preparati come una volta: con la pastella. E modellati uno ad uno.<br />Come spesso accade in queste sale, il film era in lingua originale. Fortuna che era un film italiano. Si capiva che era italiano perché l’interprete principale era l’autocompiacimento.<br />Il film era scritto male, diretto pessimamente e interpretato peggio. Mi sono addormentato prima della fine del primo tempo e ho sognato di essere al cinema, e di guardare un film meraviglioso: un allevatore di polli dell’Iowa attraversava l’America sulle tracce dei genitori fino a scoprire che suo padre era un muro a secco.<br />Al mio risveglio il film era finito, sono andato all’ingresso e ho preteso un rimborso:<br />“Il film non mi ha mai emozionato”, ho protestato.<br />“E cos’erano quelle lacrime al momento dell’arrivo del muro a secco?”<br />“Quello era un sogno!”<br />“No, QUESTO è un sogno”. a quel punto il direttore del cinema mi ha lanciato un cappello a cilindro e un bastone da passeggio ed io ho iniziato a ballare il tip-tap inscenando un musical in stile Broadway, con tanto di corpo di ballo da cinquanta elementi.<br />Al mio risveglio il direttore era di fronte a me: “Il musical non mi ha mai emozionato”. Pretendeva un rimborso.Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-67686205371359940382011-06-09T11:21:00.006+02:002011-06-09T14:09:39.682+02:00Le Guide SV - Location 2011 per un arresto cool - Palermo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://elviragerardi.tumblr.com/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6PHQYpXAv4BHA_Decd3gWAX7xBalfIb16Nh-vAssViNQRO4bLgwClhX7zHQ0Er53d3WhLsoTjn9d8r6SUWMIH-fR7s_yUmpVjZsFIi5eR4Rb8tsu0NZs2YjeszcSM_qOJTJMSq4iMmwk/s640/palermo.jpg" width="360" /></a></div><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 8pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"></span><br />
<div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial;"><i>Basta con lo stereotipo mafioso del capo che vive in baracche o in fienili usando i cosidetti pizzini per comunicare con il mondo. Per i nuovi latitanti, ora anche a Palermo, si sprecano i posti “in” dove farsi arrestare.</i></span></div><span style="background-color: transparent; vertical-align: baseline;"></span><br />
<div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; vertical-align: baseline;"><span class="Apple-style-span"><i><br />
</i></span></span></div><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Spiaggia di Mondello - Clubino del Mare</span><br />
<div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: 12pt;">Se le ricerche della polizia stanno dando i primi frutti e siete prossimi ad un soggiorno nelle patrie galere, meglio prepararsi con una bella abbronzatura, senza tralasciare l’opportunità di mandare </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: 12pt;">ultime mail ai capocosca grazie alla moderna rete wireless non rintracciabile. </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: 12pt;">Tutto ciò in riva al bellissimo mare di Mondello tra un Quattro Bianchi e un Martini o un classico Amaro Averna.</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Il clubino del Mare può darvi tutto questo ed un servizio di catering di primissima qualità: le arancinette ripiene di spinaci sono il perfetto ultimo pasto da gustare con un pizzico di rimpianto (possibilità di asporto per polizia e carabinieri, previo avviso).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: italic; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Voto: 5 manette. Apertura aprile -ottobre, 7.00-22.00</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: italic; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">costo: 200 euro, compresi lettino ed ombrellone, rete wireless criptata anti intercettazione e catering. Bevande escluse.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Colonna sonora consigliata: Bob Marley ~ “Sun is shining”</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"> </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Piazza Politeama</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Per voi amanti dell’azione, della resistenza a pubblico ufficiale e delle sequenze da film di James Bond esiste un pacchetto speciale: inseguimento tra la folla del sabato pomeriggio, Aston Martin blindata (usato sicuro in arrivo da Operazione Goldfinger) ed arresto davanti alle telecamere (con annessa imposizione delle manette da parte di una stangona di un metro e novanta).</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">È quanto vi offre la centralissima piazza Politeama, tra orde di ragazzini in libera uscita, mamme prese dallo shopping e tamarri in cerca della ragazza perfetta da ricordare per la sega della sera. La location è gratuita, il pacchetto speciale costa 10.000 euro. Potete evitare di risarcire eventuali danneggiamenti a statue, arredamenti urbani, auto parcheggiate e pedoni irrispettosi sottoscrivendo una comoda polizza extra o dicendo che siete amici del sindaco.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: italic; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Voto: 3 manette</span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: italic; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"> </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: italic; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Orari: tutti i giorni, risultati migliori il sabato 15.00-19.00</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Musica: The Velvet Underground ~ “Run, Run, Run”.</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"> </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"></span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Cappella Palatina, Palazzo dei Normanni</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Location speciale per clienti speciali. Questo luogo è adatto ad una clientela top class di fede cattolica e con una forte predisposizione alla conversione.</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">La Cappella Palatina è un gioiello architettonico, ideale per l’arresto di trafficanti d’arte, politici della porta accanto e suore sociopatiche in cerca del nascondiglio sicuro.</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">È chiaro che il silenzio ed il rispetto dei luoghi devono essere massimi. Sono gradite lacrime di pentimento e preghiere verso l’abside dove si trova il famoso “Cristo Pantocratore”.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: italic; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Voto: 4 manette. Costo 8x1000 da assegnare alla chiesa cattolica per 25 anni.</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"> </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Colonna sonora: Canti gregoriani ~ “Te Deum”</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Borgo Vecchio </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Volete vendere cara la pellaccia? Sognate di superare anche l’ultimo poliziotto fino alla fuga verso la libertà? Volete credere possibile raggiungere la cabrio rubata che vi porterà in salvo?</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Per assaporare tutte queste sensazioni, potete prenotare la piazza del Borgo Vecchio: prole non scolarizzata che spunta dalle bancarelle per fermare il passaggio della pula, ostacoli di varia natura per favorirvi e figuranti omertosi a pagamento. Vi sentirete euforici e fino all’ultimo crederete di farla franca, per poi ripiegare sull’affetto consolatorio di quattro vedove urlanti che tenteranno di mordere il poliziotto che vi imporrà le manette.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: italic; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Voto: 2 manette. Orari</span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: italic; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">o continuato.</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: italic; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"> Costo 2.000 euro per due figuranti omertosi e quattro vedove urlanti.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Colonna sonora consigliata: Nino D’Angelo -“Maledetto Treno”.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br />
</span></div><div><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><b>borges </b></span></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-48088211322753120042011-06-07T14:38:00.013+02:002011-06-07T15:10:08.894+02:00Psycho Candies #01 - Termiti Croniche a Gasolio<span style="font-style: italic;font-size:130%;" ><span style="font-weight: bold;">Psycho Candies</span>, ovvero roba che caria il cervello. Il nuovo appuntamento saltuario fisso di SenzaVoglia, una rubrica borderline a metà fra muschi e licheni.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-style: italic;font-size:130%;" >Si comincia con Mu Ho.</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-size:130%;" ><br /></span><span style="font-weight: bold;font-size:130%;" >Termiti Croniche a Gasolio</span><br /><br /><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" ><br />Soffro di termiti croniche. A gasolio.<br /><br /><br /></span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" >Ho un abbonamento mensile del mio trimestrale preferito. Tratta di relatività.</span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" ><br /><br /></span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" >La rivista si chiama Relatività e Pesca.</span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" ><br /><br /></span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" >In omaggio col primo numero c'era un'esca per la luce.</span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" ><br /><br /></span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" >Ho già catturato un bel po' di fotoni, ma ora in camera c'è un buio persistente e non riesco a vederli.</span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" ><br /><br /></span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" >La velocità della luce è stata misurata molte volte da numerosi fisici. All'infinito.</span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" ><br /><br /><br />Avevo uno show da illusionista una volta. Ma non lo trovo più.<br /><br />Mi piace guardare il futuro attraverso una palla di cristallo. Basta metterla davanti a un calendario.<br /><br />Oggi le previsioni del tempo prevedevano pioggia per il capricorno.<br /><br />Quando cambia il tempo provo sempre una fitta al fegato perché a 18 anni sono andato in coma etilico.<br /><br /><br /></span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" >Ho sempre fatto colpo sulle donne in spiaggia grazie al mio fisico. Un ragazzo veramente intelligente.</span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" ><br /><br /></span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" >In genere riempo il costume con del cotone per far credere di avercelo di lana.</span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" ><br /><br /></span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" >Le donne impazziscono per la mia fimosi. Non riescono mai a indovinare da dove esca lo sperma.</span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" ><br /><br /></span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" >Sono molto attento all'igiene. Prima di invitare una ragazza a casa mia do fuoco all'appartamento.</span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" ><br /><br /><br />Sono immune all'anidride carbonica da quando da piccolo sono caduto dentro un contenitore di ghiaccio secco.<br /><br />Per mesi invece di pisciare umidificavo l'aria.<br /><br /><br /></span><span style="color: rgb(51, 51, 51);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:130%;" >Ho reso questo mondo un posto uguale a prima.</span><br /><br /><br /></span>Unknownnoreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-13500268486955207652011-05-31T13:49:00.003+02:002011-05-31T18:08:16.419+02:00Le Guide SV - Location 2011 per un arresto cool - Torino<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://elviragerardi.tumblr.com/"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhutBPEuTIID0-RecbFAogFieMtX6R5BPgm1bEKvf-iAM2yCbFnJySTM-OB16Y7C-prMWGKvFP_PZB_R4wEO5MTa6FeTvRHlGIs2JA3ZN6XSkvJtidWDPHsT-W9jmJ4K4HRP-e3b048QOo/s640/TORINO.jpg" height="640" width="360" border="0" /></a></div><br /><br /><div style="text-align: justify;"><i>Ci spostiamo nel Nord-Ovest. Forse non sarà più la patria dell'auto ma Torino vale sempre un arresto.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><i><div style="text-align: justify;"><br /></div></i><span><div style="font-size: small; text-align: justify; "><span id="internal-source-marker_0.5295581841130362" style="background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;font-family:inherit;color:black;">Juventus Store - Via Garibaldi, 4</span> </div><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; font-style: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">Ideale per i ladri professionisti che desiderano un arresto di alto profilo, sotto gli occhi allibiti della gente. Nessuno, vedendovi in un ambiente ufficiale Juve, metterà mai in dubbio la vostra colpevolezza, ma tutti si stupiranno del fatto che non rimanete impuniti e vi osserveranno a bocca aperta uscire accompagnati dagli agenti. C'è un unico rischio: che non vi arrestino. Onde evitare, cercare di non esercitare sudditanza psicologica. Invece sappiate che, in caso di ripensamento sull’arresto, potrete in qualsiasi momento e, soprattutto, in qualsiasi zona, sino a due metri fuori dall’area del negozio, buttarvi a terra e chiedere un rigore come risarcimento.</span> </div></span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal; "><span style="background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;font-family:inherit;color:black;"><span style="font-style: italic;">Voto: 3 manette.</span></span><span style="font-style: italic;"> </span><span style="background-color: transparent; font-style: italic; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;font-family:inherit;color:black;">Tempi d'attesa: fino a 90 minuti.</span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"> </span><span style="background-color: transparent; font-style: italic; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline;font-family:inherit;color:black;">Possibilità di essere accompagnati da Luciano Moggi pagando un piccolo extra e facendo le telefonate giuste. In questo caso però fate attenzione: Moggi potrebbe chiudervi in bagno per farsi arrestare da solo.</span><span style="font-weight: bold;"> </span></span></div></span><span style="font-size: small; background-color: transparent; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;">Colonna sonora consigliata: Elio & LST - "Ti Amo Campionato". </div></span><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" ><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; font-weight: normal; "><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">Museo Egizio - Via Accademia delle Scienze, 6</span> </span></div></span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; "><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">Il Museo Egizio offre uno scenario da favola, per un arresto che sicuramente non dimenticherete mai. Il pacchetto comprende:</span> </span></div></span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; "><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">- Rinfresco presso la tomba di Kha a base di prodotti tipici piemontesi, bevande incluse.</span> </span></div></span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; "><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">- Inseguimento tra i reperti con possibilità per il fuggiasco di distruggere sino a n.2 statue e/o altri reperti. (no mummie)</span> </span></div></span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;">- Possibilità di farsi fotografare con una divinità a vostra scelta tra Hathor (dea bovina protettrice delle sorgenti del Nilo), Bes (dio nano protettore del sonno, della fertilità e del matrimonio) e Gennaro (dio calabrese protettore di alcune slave in Corso Grosseto).</div></span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;">- Arresto spettacolare all'esterno dell'edificio condotto da una squadra di poliziotti vestiti come Indiana Jones.</div></span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; "><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">- Piramide ricordo.</span> <span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">(Per maggiori info scrivere a museoegizio@ramsete.eg)</span> </span></div></span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; font-weight: normal; "><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Voto: 5 manette.</span></span><span style="font-size: small; font-weight: bold; font-style: italic; "> </span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: italic; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">Date e orari: aperto tutto il millennio, con orario continuato dalla 7^ alla 21^ clessidra.</span><span style="font-size: small; font-weight: bold; font-style: italic; "> </span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: italic; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">Costo: 3 serpenti. Donne, bambini e militari in divisa: 4 serpenti.</span> </span></div></span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; "><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">Colonna sonora consigliata: The Bangles - "Walk Like an Egyptian</span><span class="Apple-style-span" >"</span></span></div></span><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; font-weight: normal; "><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">Porta Palazzo</span> <span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">indirizzo: Porta Palazzo</span> </span></div></span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; "><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">Siete stufi di questa italietta provinciale che celebra se stessa e manca di appeal internazionale? Siete alla ricerca di un'avventura esotica e multirazziale? Porta Palazzo è il posto che fa per voi. Il melting pot culturale di questo celebre quartiere torinese non ha nulla da invidiare al melting pot culturale di questo celebre quartiere torinese. A Porta Palazzo potete trovare marocchini, senegalesi, thailandesi, cinesi, rumeni, napoletani, e tantissime altre razze facilmente discriminabili. Farsi arrestare a Porta Palazzo è un'esperienza indimenticabile e irrinunciabile, specie se siete amanti dei viaggi. Sì, proprio quel genere di viaggi lì, ci siamo capiti.</span> <span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">Curiosità: Porta Palazzo ospita il più grande mercato all'aperto d'Europa, dati i tempi della giustizia italiana vi tornerà utile poter ingannare l'attesa tra una bancarella e l'altra.</span> </span></div></span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; font-weight: normal; "><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Voto: da concordare, è un mercato.</span></span><span style="font-size: small; font-weight: bold; font-style: italic; "> </span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Orari: aperto sempre, tutto il giorno, ma la notte è più divertente.</span></span></span></div></span><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; "><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; "><span style="font-size: small; background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; font-family: inherit; color: black; ">Colonna sonora consigliata: The Clash - "Rock the Casbah</span><span class="Apple-style-span" >"</span></span></div></span><br /><b style="font-size: small; "><a href="http://nonfacciotesto.blogspot.com">richi selva</a></b></span> <span style="background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;font-family:inherit;font-size:14pt;color:black;"></span> <span style="background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;font-family:inherit;font-size:14pt;color:black;"> </span> <span style="background-color: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;font-family:inherit;font-size:14pt;color:black;"> </span> <i> </i>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-39643688522833993142011-05-29T13:54:00.000+02:002011-05-29T13:54:45.168+02:00In rassegna passa #1<i>Informare, far conoscere, portare alla luce tutte quelle notizie che non riescono a trovare considerazione nel flusso continuo dei media.<br />
Un altro atto di cortesia di SenzaVoglia per voi.</i><br />
<br />
<br />
<br />
Marocchino ruba pallone da calcio al supermercato. Espulso.<br />
<br />
Povertà: Un italiano su tre non può più permettersi di mandare un fax via pony-express.<br />
<br />
Roma: nonostante le proteste dell'opposizione, ieri ho tagliato i capelli.<br />
<br />
Continua la crisi del settore tessile. È ormai impossibile trovare taffetà decente.<br />
<br />
New York: ritrovato il cadavere di Hitler in un menù a portar via.<br />
<br />
Anziana aiuta boy scout ad attraversare la strada e lui si suicida.<br />
<br />
La tragica condizione del popolo Sumhiki: non esiste.<br />
<br />
Ricerca: quanti libri occorrono per far apparire la vostra libreria in ordine e i vostri amici analfabeti?<br />
<br />
<b>SV staff</b>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-85227996959753688112011-05-26T11:00:00.102+02:002011-05-26T20:48:09.730+02:00E falla finita!<a href="http://mattatoio23.blogspot.com/" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" src="http://img833.imageshack.us/img833/4670/suicidios.jpg" style="cursor: hand; display: block; height: 1280px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 488px;" /></a><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">Mi sono ritrovato a pensare seriamente al suicidio, può decisamente essere una soluzione efficace e di gran classe. Davvero.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Avete presente, no? Quando la vita sembra priva di senso, inutile, ripetitiva, una lunga e inevitabile resistenza a qualcosa di più grande di noi. Quando la vita sembra una forza misteriosa e oscura, destinata inevitabilmente a sopraffarci. In tal caso, togliersi dalle palle diventa la scelta più dignitosa ed elegante da prendere.</div><div style="text-align: justify;">Sto cercando di convincervi tutti, maledetti stronzi, sono stufo di fare la coda in tangenziale.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">I giorni tutti uguali, svegliarsi al mattino presto, fare colazione velocissimi (le famose colazioni precoci), cominciare a inseguire i minuti della giornata per tentare di racimolare un po' di tempo da dedicare a noi stessi, senza, ovviamente, mai riuscirci.</div><div style="text-align: justify;">Tirar tardi la sera, sperando invano di sentire un barlume di libertà che ci attraversa le vene, provare a dimenticare, almeno per qualche ora, tutte le beghe che giorno dopo giorno ci logorano, tutte le problematiche della quotidianità, assurde e prive di senso, ma che ci è impossibile ignorare.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Giorno, dopo, giorno.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Sempre le stesse speranze di cartapesta per il nostro futuro.</div><div style="text-align: justify;">E i nostri lavori del cazzo, le nostre storie d'amore del cazzo, le nostre storie di sesso del cazzo. Che stupido senso ha?</div><div style="text-align: justify;">La vita, a volte, sembra un discorso della Santanchè.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Adesso spero siate un po' più convinti, forza, io ce la sto mettendo tutta. Domani all'ora di punta devo attraversare tutta la cintura di Torino e non vorrei metterci due ore.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Siate sinceri, non potete non averci mai pensato anche voi. Queste nostre vite non hanno alcun significato, sono una lunga e misera agonia e nulla più. Siamo geneticamente strutturati per soffrire, per non accontentarci mai, per farci condizionare dalle sfortune e dalle disgrazie, piuttosto che dai momenti di gioia.</div><div style="text-align: justify;">Amiamo sentire il muro di incomprensione tra noi e le persone che ci sono più vicine.</div><div style="text-align: justify;">Trovo assurdo non pensare seriamente e razionalmente al suicidio.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">L'altra sera ero in macchina con la mia compagna, stavamo discutendo, anzi, diciamolo pure, litigando, quando ad un certo punto ho avuto il serio impulso di aprire la portiera e gettarmi fuori dalla macchina in corsa. Cazzo, stava andando contro un muro!</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ora, torniamo al punto.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">"Suicide is the only way out" cantavano i Black Sabbath. Poi uno vede una puntata degli Osbournes e capisce dove sta il problema: Ozzy doveva credere un po' di più a quello che cantava.</div><div style="text-align: justify;">Comunque, chi se li incula i Black Sabbath. Non sarà mica il loro furgone a farmi da tappo in tangenziale Nord nell'ora di punta.</div><div style="text-align: justify;"><br />
Voglio solo aiutarvi a riflettere.<br />
<br />
Valutate bene il peso specifico delle vostre esistenze, la portata dei vostri successi e il vostro grado di soddisfazione. Siete ancora in grado di trasformare un "vaffanculo, pezzo di merda" in un "certo, certo, capo" senza rischiare i conati di vomito?<br />
Avete ancora le forze per affrontare un sabato pomeriggio al centro commerciale, in cerca di una fottuta tutina da bimbo per il neonato figlioletto della cugina, dell'amico, del fratello, di quella stronza di vostra moglie?<br />
Pensate realmente che, all'improvviso, qualcuno si accorgerà di voi, del vostro talento, prendendovi per mano e tirandovi fuori dal fango in cui vi dibattete, in maniera ridicola, ogni maledettissimo giorno?<br />
<br />
Datevi una risposta, sincera. Poi valutate con lucidità.<br />
<br />
Suicidio, pensateci. La migliore alternativa ad una vita in mezzo alle mie palle.<br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;"><b><a href="http://nonfacciotesto.blogspot.com/">richi selva</a>*. Illustrazione di <a href="http://mattatoio23.blogspot.com/">Akab</a>.</b></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><i>*con lo zampino giapponese del grande Mu Ho, grazie per il consiglio! ("Non farlo, Richi! Non farlo!") :D</i></div>Unknownnoreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-35928588429237236602011-05-18T11:17:00.006+02:002011-05-31T16:22:36.492+02:00Le Guide SV - Location 2011 per un arresto cool<i>Molte lettere di fans ci chiedono perché esistiamo, perché scriviamo, di pagargli le bollette del gas e qualcuno ci propone di allungare il pene. </i><i>Questa è la risposta: SV è un blog di servizio, nel senso che molti di noi servono ai tavoli per arrotondare, poi in piena notte avvolti nei fumi di qualche strano trip, viene fuori la nostra anima più nobile, aiutare gli indifesi e poveri ladri a prepararsi ad un destino quasi ineluttabile. Ecco perché oggi vi presentiamo la prima guida SV all'arresto cool.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEich1_lPouJglKWIWpLFMT4z5_1ClECzYnNnpurqDkFWH0_y2NwYWV0SJ6_urFJOHtx7XfZJbgaYnxcj-tyJDGamdLSG_mXWIFkmlPLFv2vqUDTGcX4bMDss9qgpQQJxsCC9KibYzp47JnN/s1600/svroma.jpg"><br /></a></i><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.facebook.com/profile.php?id=100000817377786"><br /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://img194.imageshack.us/img194/5426/svroma.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 360px; height: 640px;" src="http://img194.imageshack.us/img194/5426/svroma.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br /><b><span class="Apple-style-span">Grandi Magazzini MAS</span></b><br />Nella multietnica zona di piazza Vittorio, laddove tutte le insegne sono in due lingue (cantonese e mandarino), resiste una roccaforte di romanità immutata da decenni: i Magazzini dello Statuto.<div style="text-align: justify;">Tempio del taccheggio e della filodiffusione, sopravvissuti misteriosamente alla concorrenza delle multinazionali della grande distribuzione, i Magazzini sono un carosello di opportunità per una cattura eccitante: scaffali ricolmi di scatolette da abbattere correndo, cassiere terrorizzate, biancheria svolazzante. I più abili possono addirittura infilarsi al volo in un golfino d’angora sfuggendo sbilenchi tra l’abbigliamento femminile.</div><div style="text-align: justify;">In una cornice sospesa a metà fra tradizione (la fondazione di MAS risale ai primi del ‘900) e modernità (se per modernità intendete tutto quello che è capitato nel 1977), potrete guadagnarvi una pagina nella cronaca romana del Messaggero e contemporaneamente acquistare mutande a prezzi competitivi.</div><div style="text-align: justify;">Per chi è in cerca di una pena aggiuntiva, nei magazzini troverà un fornito reparto di oreficeria da svaligiare.</div><div style="text-align: justify;">Curiosità: il nome di MAS è legato a personaggi di spicco dello spettacolo. Infatti, testimonial recente di Mas è stato Alvaro Vitali, e nei suoi reparti ha preso vita il primo videoclip del rapper romano Er Piotta.</div><div style="text-align: justify;"><i><b><span class="Apple-style-span">Voto: 5 manette - Indirizzo: via dello Statuto 11, fermata Metro A Piazza Vittorio. Non occorre prenotazione.</span></b></i></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Colonna sonora consigliata: Calibro 35 - “La Polizia S’Incazza”</span></div><div style="text-align: justify;"><br /><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span">46 barrato</span></b></div><div style="text-align: justify;">Dopo anni di abbandono, il trasporto pubblico è prepotentemente tornato in voga come luogo ideale per l’arresto, complici gli strapagati location manager cinematografici che non hanno voglia di cercare set più originali.</div><div style="text-align: justify;">Perfetto per i radical chic più cheap, ma anche per i morti di fame autentici, il 46barrato rappresenta un ottimo compromesso fra economicità (solo 1 euro per una corsa, forse l’ultima della vostra vita) e vastità degli scenari: si va dal Castel Sant’Angelo delle prime fermate fino alla periferia nord-ovest della città, famosa per i manti stradali che hanno ispirato le più belle provinciali di Nairobi.</div><div style="text-align: justify;">Certo, dovete mettere in conto il rischio che un’improvvisa sommossa popolare a bordo del mezzo comprometta l’esito della vostra cattura.</div><div style="text-align: justify;">Vi accompagneranno nell’arresto vecchiacci indignati e suore carmelitane del tutto indifferenti.</div><div style="text-align: justify;"><b><i><span class="Apple-style-span">Voto: 4 manette - Prima corsa ore 5.30, ultima corsa ore 23.00. Non è necessaria la patente. Si sconsiglia l’igiene personale.</span></i></b></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Colonna sonora consigliata: The Who - “Magic Bus”</span></div><div style="text-align: justify;"><br /><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span">Casa mia</span></b></div><div style="text-align: justify;">Per i principianti dell’arresto, Casa Mia rappresenta una delle situazioni più confortevoli. Dotata di toilet difettosa, la casa è il luogo ideale dove farsi beccare mentre ci si disfa delle prove nello scarico (ma le prove dovrete procurarvele da soli). Il lungo cortile che attraversa il condominio permette di sfilare sotto gli sguardi di numerosi ficcanaso, indispensabili per dare al vostro arresto un indelebile retrogusto di vergogna. L’appartamento include un bambino di otto anni, insostituibile must per tutti coloro che vogliono sperimentare una scena strappalacrime coi poliziotti.</div><div style="text-align: justify;">Curiosità: in passato la casa è stata teatro della cattura di numerosi malavitosi locali, nonché dell’arresto del piacere sessuale.</div><div style="text-align: justify;">Indisponibile nei weekend. Non si accettano carte di credito.</div><div style="text-align: justify;"><b><i><span class="Apple-style-span">Voto: 3 manette - Servizi accessori: Sky, internet wireless, drammi familiari. Tariffe: 40 euro per il primo arresto, 35 per ogni arresto successivo.</span></i></b></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Colonna sonora consigliata: Jurassic 5 - “In The House”</span></div><div style="text-align: justify;"><br /><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span">Rete fognaria sud</span></b></div><div style="text-align: justify;">Gli amanti della tentata fuga non rimarranno indifferenti al fascino del Collettore Basso, a sud della capitale. Costruiti nel XIX secolo, questi cunicoli maleodoranti ricordano altri cunicoli maleodoranti. In questa scenografia poco illuminata prendono corpo riverberi di un certo immaginario postapocalittico, a metà tra i morlock de L’Uomo che Visse nel Futuro e la coprolalia di un qualunque film di Natale.</div><div style="text-align: justify;">Chiunque sia stato arrestato nelle fogne ricorda l’esperienza con affetto, visto che la toxoplasmosi, contratta proprio nelle fogne stando a contatto con ogni genere di feci, ha causato loro un’acuta encefalite e un conseguente stato di confusione mentale.</div><div style="text-align: justify;"><b><i><span class="Apple-style-span">Voto: 2 manette - torce e stivali di gomma non inclusi. Figure patetiche sempre disponibili, pagando un supplemento.</span></i></b></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Colonna sonora consigliata: The Pornophonix - “Still Waiting For Hellen Boyle”</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span">gabbbbro</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-70570281525016285142011-05-05T09:58:00.004+02:002011-05-05T13:24:08.714+02:00Bin Bang<div style="text-align: justify;">Il generale restò a lungo in silenzio quando l'Uomo in abito scuro finì di parlare. Totalmente inespressivo, l'aspetto marziale. Solo il tremito della gamba tradiva una certa emotività.</div><div style="text-align: justify;">- Dunque è davvero morto.</div><div style="text-align: justify;">- Glielo confermo.</div><div style="text-align: justify;">Era il suo agente migliore. Il suo alter ego sul campo per tutta la sua carriera.</div><div style="text-align: justify;">- Sua moglie è stata avvisata?</div><div style="text-align: justify;">- Parlerò più tardi con Annie. Vorrei dirglielo io stesso. Sarà un duro colpo, così vicino alla pensione.</div><div style="text-align: justify;">Già, la pensione. Difficile vederla dopo una missione così rischiosa. Ma la cosa che gli faceva davvero rabbia erano le modalità. Una banale scivolata uscendo dalla doccia. </div><div style="text-align: justify;">- Il presidente è informato?</div><div style="text-align: justify;">- Certo, è davvero costernato.</div><div style="text-align: justify;">- Spero che ora non si voglia sfruttare il tutto politicamente.</div><div style="text-align: justify;">- Ha assicurato una cosa minimale. Giusto una foto, poi ci si "sbarazzerà" del corpo.</div><div style="text-align: justify;">- Almeno Annie avrà un corpo da piangere.</div><div style="text-align: justify;">Il generale si alzò lentamente, rattristato dal ricordo delle gite al lago con lui ed Annie. Per nascondere la commozione andò lentamente verso il mobile bar, da cui tornò con due bicchieri.</div><div style="text-align: justify;">- A Osama.</div><div style="text-align: justify;">- A Osama.</div><br /><a href="http://logorio.blogspot.com/">logorio</a>Abulafiahttp://www.blogger.com/profile/15519837604812292946noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827264734888855039.post-39124278534953312402011-04-14T10:30:00.011+02:002011-04-16T12:19:20.025+02:00Crash - Quando un frigo interrompe una storia d'amore e di coltelli.<a href="http://www.facebook.com/profile.php?id=100000817377786"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 600px; height: 1200px;" src="http://img263.imageshack.us/img263/8906/crashok.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><span class="Apple-style-span" style="font-style: italic;"><br /></span><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-style: italic;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-style: italic;">"Ciao, finito il latte. Domani non ci sono, lasciami 2000 euro , mio cognato non vuole più aspettare. Ah, la cravatta blu che ti ho regalato, che ti piaceva tanto, mi dispiace ma non riuscivo a slegarmi e l’ho dovuta tagliare. Baci".</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ziiiiiii dop, silenzio, ziiiiiii dop, silenzio. Mi annoio, capitano anche queste giornate, anzi, a dire il vero sono la maggior parte, in cui per molte ore non passa nessuno dei due, e l’unica soluzione è contare i secondi tra il silenzio e lo ziiiiiii dop. Anche se sembra assurdo, provo quasi un senso di solitudine.</div><div style="text-align: justify;">Ops, è arrivato lui.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Maionese, wurstel, birra da 66cc, mousse di cioccolato e scatola del caffè per dopo. Che poi 'sta cosa che mi conserva il caffè qua, invece che nello stipetto in alto, non l’ho mai capita.</div><div style="text-align: justify;">Mi sbatte addosso il suo diritto di replica.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><span style="font-style: italic;"></span><span class="Apple-style-span" style="font-style: italic; ">"Brutta stronza, la mia cravatta blu!!! Di’ pure addio ai tacchi delle tue scarpe da modella. Riguardo a tuo cognato: che si fotta. Io quelle quaglie australiane non le ho ancora vendute, alla faccia dell’affare sicuro. Ciao, non so quando torno, al lavoro è un casino. Ps: ricomprami la cravatta!"</span><br /><br /><div style="text-align: justify;">A pensarci bene, non ricordo l'ultima volta che li ho visti insieme.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Intanto passano le ore, non so quante. Non so neanche quanti ziiiiiiiiii dop.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi apro. Latte scremato, fiocchi di latte scremati, papaya e succo di pompelmo senza zucchero. È la sua colazione tipica, sempre ossessionata dalla linea.</div><div style="text-align: justify;">Legge il messaggio, lo appallottola e lo getta per terra con violenza e disprezzo. Prende un altro post-it, una penna e si mette a rispondere. Ahio! Mi lascia in consegna il suo biglietto per la giornata.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><span style="font-style: italic;"></span><span style="font-style: italic;"><div style="text-align: justify;">"Coglione tu che hai creduto all’affare delle quaglie australiane. Il frigo è quasi vuoto, mi viene l’ansia ad aprirlo, sabato dobbiamo fare spesa. Ciao."</div></span><br /><div style="text-align: justify;">Quasi vuoto? Per favore non tocchiamo questo tasto. Lo ricordo bene l'inizio di questa faccenda. Loro che si aggiravano per casa come due ragazzini delle elementari, coi loro giochetti, i loro scherzi, le loro stupide ma romantiche smancerie. Io ero sempre pieno, strabordante, pronto a servire energiche colazioni, pantagruelici pranzi, squisitissime cene. Il mio essere pieno, amavo pensare, era il beneaugurante simbolo del loro felice idillio.</div><div style="text-align: justify;">Poi hanno iniziato a trascurarmi e le cose, per loro, non potevano far altro che precipitare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Contenti loro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per il resto del pomeriggio non si sono fatti vivi. Gli scarafaggi hanno approfittato della situazione per trasferire le stoviglie al posto delle vettovaglie, e viceversa, poiché gli scaffali in alto garantiscono una maggiore riservatezza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non ho notizie di loro per tutta la sera. Al mattino, sul presto, è lei che mi apre. Ha la faccia gonfia e rimmel sulla guancia, è andata a letto senza struccarsi. Sbraita: è finita la papaya.</div><div style="text-align: justify;">Dopo mezz’ora è di nuovo qui davanti che con l’indice si infila un tacco 12.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><span style="font-style: italic;"><div style="text-align: justify;">"Scommetto che stanotte ti è piaciuto, ma cerca di farti la doccia un po’ più spesso, e lavati meglio là sotto! sembrava di stare in un sushi bar. Non abbiamo avuto tempo di dirci nulla, una volta fatto tutto, ti sei addormentato subito. Mio cognato ti sta cercando: o gli dai i soldi o racconta a De Girolami che fine ha fatto quella ragazza. </div><div style="text-align: justify;">P.s. Alla lista della spesa aggiungi la papaya".</div></span><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Quasi le 12, arriva lui, mi scruta indeciso: colazione ritardata o pranzo anticipato? Fortuna per lui che ho poco dentro, così si arrangia con uova e prosciutto e quella bottiglia di vino aperta a capodanno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><span style="font-style: italic;"><div style="text-align: justify;">"Le tue perfide insinuazioni non meritano risposta. Tuo cognato non ce le ha le palle per dire tutto a De Girolami, e se non fosse per te me ne sbatterei totalmente di lui e dei suoi 2000 euro. Comunque ieri mi hanno parlato di un giro di collant cinesi piazzatissimi, dammi due settimane e rientro con gli interessi. Domani spesa, non c’è più un cazzo di niente. Ah, pensa un po' alla palestra, il tuo culetto sta diventando flaccido".</div></span><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Un giorno di quiete, forse due. Difficile stabilirlo quando non alzano neanche le tapparelle. Mi godo qualche ora di riposo, anche se non è facile con il ronzio del mio inverter. L’ultimo biglietto è di questa mattina:</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><span style="font-style: italic;"></span><span style="font-style: italic;"><div style="text-align: justify;">"Mio cognato ha detto tutto a De Girolami. Altro che quaglie, altro che 2000 euro, non te ne basterebbero 200mila per tirarti fuori da questo casino, così impari a sballarti con quelle troiette.</div><div style="text-align: justify;">E ti sei pure dimenticato la papaya, stronzo!"</div></span><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I pomeriggi sono sempre più caldi, ed io non basto a rinfrescarmi. Un avanzo di fontina che è in fondo al secondo ripiano da circa due mesi mi parla della sua infanzia, delle splendide giornate passate in alpeggio. Due palle così. Caldo torrido e le solite storie già sentite migliaia di volte.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">All'improvviso scorgo un’ombra in terrazzo. È il vicino. Ha scavalcato la ringhiera che divide il balcone della nostra cucina da quello del suo bagno. Se lo tira fuori e comincia a pisciare sulle piantine di menta. Il prossimo mojito che quei due decideranno di farsi sarà particolarmente interessante. Cercherò di non ridere, ma sarà difficile.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Rumori dalla porta d’ingresso, il vicino rientra velocemente nel suo appartamento.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">"Tro-ia! Sei una tro-ia!"</div><div style="text-align: justify;">"E tu un finocchio! E c'hai pure il cazzo piccolo!"</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Poi sento un rumore, un botto improvviso, come se lei gli avesse gettato le scarpe contro, mirando dritto al naso, ma lui le avesse abilmente schivate, facendole andare a schiantarsi contro il finto noce della porta del salotto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il lampadario dell'ingresso mi confermerà in seguito essere andata proprio così.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">"Ma che cazzooo faai!?!? Sei fuoooriii!?!?! Guarda che ti gonfio. Ti ammazzo. Tanto adesso non devo neanche fare attenzione a tuo cognato, che ormai sono fottuto, e grazie a te! Ah, ma anche tu sei fottuta, lo sai, vero? Fooottuttaaaa!!!!"</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">CRASH!!!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi immagino la scena. Lei che lo guarda spaventata. Lui che prima sembra calmo, le dice quelle cose, poi le urla "fooottuttaaaa!!!!" lanciandole contro il vaso Ikea, che però, a causa della sua pessima mira, va a fracassarsi contro la vetrinetta del mobile bar.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sento passi pesanti e veloci venire dalla mia parte. E' lui.</div><div style="text-align: justify;">Apre il cassetto delle posate e comincia a rovistarci dentro, guardandosi con ansia alle spalle. Poi lo trova: il coltellaccio. Lo nasconde nei pantaloni, dietro la schiena, poi mi apre e si mette a spostare quelle due o tre cose che stanno al mio interno, cercando chissà cosa.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Entra anche lei.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">"Che cazzo fai?"</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">"Voglio una birra."</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una birra, figurarsi! Pretende ancora di trovare una birra, dopo il modo in cui mi hanno trascurato in questi ultimi mesi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">"Niente da fare" - mi chiude ghignando a denti stretti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lei deve aver intuito le sue intenzioni perché non gli dà il tempo di voltarsi che gli si butta addosso. Cadono, gli si aggrappa al collo e lo inchioda a terra, contro il mio sportello del freezer. Comincia a strappargli i capelli e a morderlo sulla faccia. Lui urla, non riesce a divincolarsi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A me pesano un po', sinceramente, ma non mi fanno male. Certo, non è il massimo averli appiccicati contro in quella maniera. Specie per lui, che puzza di gatto malato.</div><div style="text-align: justify;">Continuano a sbattermi contro, mentre lottano.</div><div style="text-align: justify;">A un certo punto qualcosa di strano.</div><div style="text-align: justify;">Come, boh, delle scosse.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il tavolo della stanza, che si sposta di mezzo metro.</div><div style="text-align: justify;">Il quadro sulla parete di fronte, che si alza di mezzo metro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I pochi e scaduti barattoli di yogurt che stanno al mio interno si ribaltano e rotolano da un piano all'altro, sempre più in basso. Mi si apre la porta. La pellicola trasparente che avvolge una mezza cipolla ormai marcia abbandona (finalmente!) l'angolino in cui si era nascosta, e scappa via, all'aria aperta.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per me è quasi un deja vu...non capisco..anzi, sì! Adesso ricordo!</div><div style="text-align: justify;">La prima volta che sono stato qui... quei due ragazzi in tuta da lavoro.</div><div style="text-align: justify;">Il primo ricordo della mia vita... mi avevano appena attaccato alla corrente, quei due ragazzi che domandano "Va bene qui, signora?", e lei che chiede di spostarmi un po' più vicino all'angolo, ma non troppo, che ci deve stare anche la scopa.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Allora i due tipi mi prendono, mi abbracciano, mi fanno ondeggiare, mi muovono...sì, è proprio quella la sensazione, mi sto muovendo!</div><div style="text-align: justify;">Ed è...bellissimo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Vedo i loro volti terrorizzati, sono sempre a terra, sotto di me.</div><div style="text-align: justify;">Lui è riuscito a prendere il coltellaccio. Lei gli tiene ancora le mani tra i capelli. Ma sembrano non lottare più, chissà perché.</div><div style="text-align: justify;">Anzi, chissà perché un cazzo. Non mi interessa più niente di loro, io mi sto muovendo! Ed è bellissimo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Vedo solo il pavimento e poco più. I loro stupidi volti sono vicinissimi, adesso. Ma non mi importa </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">CRASH!!!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>SV staff</b></div>Abulafiahttp://www.blogger.com/profile/15519837604812292946noreply@blogger.com0