Le Guide SV - Location 2011 per un arresto cool - Pescara

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Pescara - Via delle Caserme - Bagno Borbonico
Se volete rivivere il fascino di un arresto patriota e carbonaro nel cuore della città vecchia, via delle Caserme vi consentirà di trovarvi in vincoli ai piedi del Bagno Borbonico, le cui grotte sono oggi convertite in ristorantini cool. L'iniziale fuga per i vicoli dannunziani vi vedrà impazzare tra sedie e tavolini da rovesciare, con le supportate consumazioni, per ostacolare l'inseguimento della vociante birraglia; indi, riparare nel cortile natale del poeta, solitamente sede di jam session. L'occasionale connivenza dell'ottobassista, che agli agenti darà di poffarbacco, vi costerà un supplemento: minimo, ove si tratti di sgambettarli con l'archetto; più rotondo, se minaccerà d'iscagliar loro il poderoso strumento.
Dopo un'ampia virata sulla golena sud, dove potreste incelarvi nell'andirivieni delle scafette di contrabbando, la vostra precìpite corsa si allenterà sulla folla festante il cinquantesimo dell'avv. Cecamore, tutta intenta a shepperare uno sciampagnino tra i singulti della di lui butirrosissima moglie. Il breve volgere degli eventi vedrà i gendarmi ammanettarvi proprio sulla scalèa che immette all'antico bagno penale, e da buon cospiratore soggiacerete all'umido che si conviene. Per il centocinquantesimo non fatevi mancare il kit suicidio tricolore se vorrete prevenire, con la subitanea morte, le strazianti torture della gendarmeria e l'inevitabile delazione. Ma se avete un cognato da celiare ai ceppi, essìa.
Voto: 4 manette – Periodo consigliato: luglio. Non inclusi: ottobassista ribaldo e kit suicidio Italia 150.
Colonna sonora consigliata: Giuseppe Verdi, “La battaglia di Legnano” Atto IV, scena III, «Qui... qui presso il trofeo di quell'Eroe».

Ponte del mare – Madonnina dei pescatori
Avete scippato l'anziana e caracollante madre del sindaco Borleffi mentre dèdita a un cono da unoettrenta vacava la sua borsa nei giardini del Bar Greco? La decana strilla con la panna ancora sui baffi richiamando l'attenzione del vigile di quartiere? Avete sotto le chiappe una relitta citybike verdolina e non sapete dove darvi? Se vi sentite irrimediabilmente fottuti e la cazzata ormai l'avete fatta, il destino ha riservato per voi un'ultima volata. A pochi metri dal misfatto, si stralla per voi il Ponte del mare, luogo ideale per una ciclabile fuga tra due ali plaudenti. Lo strappo al 14% vi darà corto il fiato e la contingenza v'imporrà di lanciare la refurtiva in acqua, scender di sella e spingere il mezzo sino al culmine; quivi, rimonterete sullo stento biciclo per la ripida discesa verso la riva opposta. Giunti sotto lo sguardo indulgente della Madonnina, una seconda guardia vi intimerà l'alt: definitivo. A poco servirà profferire: «Era Panizza che tirava il gruppo»; ché uno scaltro barcaiolo ha di già ripescato la kelly pitonata e ve la sgronda sotto al naso. La maggiorazione-movente sarà ben spesa; o piuttosto tacitatevi; ma mai riferire: «Bisognavo di sonante per acquistare un motoretto e dipoi fare carriera».
Voto: 3 manette. Periodo consigliato: aprile/ottobre. Prenotazione obbligatoria per l'8 dicembre e la concomitevole processione. Non incluso: supplemento movente.
Colonna sonora consigliata: Samuele Bersani - “Chicco e Spillo”.

Festa della Madonna – Largo della Medesima
Se gli agenti vi sono alle calcagna e la vostra decennale latitanza è prossima alla fine, conducetevi con la famiglia all'annuale festa dei colli. Solo gli assidui frequentatori di questa ricorrenza potranno ammirare la nobiltà con cui vi complimenterete, per la brillante operazione, col maresciallo Maselli, ormai da mesi sulle vostre tracce; solo il porchettaro di Torrevecchia potrà compiacersi per il tratto cordiale con cui cederete i polsi all'appuntato Mazzolino; solo il piattaro di Barletta noterà la coda del vostro occhio dar di cenno ai sodali confusi nella folla, pregandoli di astenersi da ogni intervento; solo i fiati della banda musicale strozzeranno in gola la cavatina della Norma, proprio sul si bemolle acuto, al vostro passaggio in ferri; e il congedo da moglie e figli struggerà gli smanicati guappi astanti il “pugno”. Se non vorrete che un trafiletto di cronaca si occupi del vostro fermo in una desolata cascina di campagna: è la prima domenica di giugno, il vostro giorno. Gli ultimi momenti della primula saranno rievocati in epos e vergati dalla migliore tradizione orale, come si conviene ad un ceffo di cotanta risma. E quelle sanguinose gesta perpetueranno nell'aura d'un arresto extra muros, «mentre l'incipente estate pescarese sapeva di gelsomino ed hair gel».
Voto: 5 manette. Periodo disponibile: primo w.e. di giugno. All inclusive.
Musica di soprafondo: ‘Nduccio - “Tutti quanti c'hanno i guai”.

Ian Postuma