Siamo emozionati come al passaggio di una cometa, una vincita al superenalotto, una serata con Irina Shayk. Infatti queste 3 cose hanno la stessa frequenza di quello che accade oggi, un post di Abulafia.
Si erano inseguiti per anni.
-  Un mese ai tre lustri - quantificò lui con una rapidità che tradiva la  sua consuetudine con quel particolare calcolo, investendo nell'uso di  una misura temporale da ginnasio un buon 90% del suo patrimonio di  seduzione. Nella sfacciata luce zenitale di un atipico mezzogiorno  decembrino, soppesò prima mentalmente e poi, poco convinto del  risultato, sui due palmi ormai sudati nascosti nelle tasche di un  cappotto blu di lana che stonava più con il suo golf giallo pallido che  con la temperatura mite, l'opzione di approssimare l'accuratezza  dell'affermazione appena fatta con qualche frase di rito - anno più, anno meno  - che non desse di lui l'idea di un maniaco ossessivo intento a  incidere una tacca sul muro dietro il suo letto per ogni giorno  trascorso prima del loro incontro (mano destra, scontrini risalenti  all'inverno precedente e mai gettati) e quella (mano sinistra, spiccioli  di resto dopo la colazione al bar dell'aeroporto) di buttare lì qualche  generica banalità sul riscaldamento globale e le sue devastanti  ripercussioni sulla vita quotidiana - quali la malvagia sottrazione del  diritto naturale al godimento di un natale gelido e innevato in cui una  qualunque conversazione per strada fra due persone qualunque che  decidessero di rivedersi, dopo un arco di tempo non meglio specificato,  potesse fregiarsi della coreografica partecipazione di soffici nuvole di  vapore condensato ad accompagnare ogni parola pronunciata - nella  speranza che le sfuggisse quanto la avesse aspettata.
Fu  la vista di un uomo sulla cinquantina, professionalmente custodito da  un gessato a righe fitte e una capigliatura compatta e cromata, con i  muscoli del triangolo anteriore del collo contratti nello sforzo di  impedire alla mandibola di spalancarsi in uno sbadiglio vertiginoso  mentre un'adolescente che doveva essere sua figlia si prodigava in una  spiegazione atomica della necessità di affiancare la borsa che stavano  vedendo in vetrina alle decolleté nere appena acquistate, fu quella  vista, per l'appunto, a evidenziare la drammatica incompletezza del  ventaglio di possibili reazioni che aveva considerato: l'avrebbe  annoiata; non spaventata, o distratta in attesa che la chiacchierata  prendesse quota, ma spinta a trovare un pretesto, qualunque pretesto,  meglio se incredibile, per districarsi dai tentacoli soporiferi della  sua presenza. La bilancia sinaptica si affrettò ad avvalorare appieno  quest'ultima previsione, ed era solo colpa di un percorso evolutivo  miope (completamente cieco, a detta di alcuni) e avaro (profondamente  innamorato della simmetria bilaterale, secondo gli stessi alcuni) se non  poteva disporre di un altro braccio con cui procedere a una triplice  pesata che fornisse una conferma empirica alla sua teoria.
-  Beh, anno più, anno meno - disse lei con un tono divertito, quasi  complice, e continuando a camminare, gli tirò fuori la mano dalla tasca e  la strinse nella propria. Poi aggiunse qualcosa sulla natura zenoniana  del loro rapporto, sempre uno davanti all'altro senza mai riuscire a  raggiungersi, come Achille e la tartaruga. Le strappò un altro sorriso  ammettendo la sconfitta nella gara di riferimenti classici e chiedendole  chi dei due fosse Achille.
Risalirono  così per la strada, un'isola di quiete nel pulviscolo impazzito di  gambe frenetiche e pacchi da regalo finché, circa un'ora più tardi,  giunsero sotto casa di lei, con lui pronto a dar fondo all'ultimo 10%  del suo capitale di fascino:
- Ceniamo insieme, stasera?
-  Certo - rispose lei con un entusiasmo di gran lunga superiore a quello  che si sarebbe aspettato - mi hanno parlato di un posto in cui si mangia  molto bene senza spendere troppo. È in Via delle Occasioni Perdute.  Perfetto, no?
Assentì,  alzando e abbassando il capo diverse volte sotto il peso dell'ironia  del destino, e prima di congedarsi la baciò a lungo sulle labbra.
All'appuntamento, fissato per le otto, nessuno dei due si presentò.
Abulafia
Abulafia






Cazzo, un po' di sintesi. Tutto ciò e riassumibile con una parola: stile.
Un post scritto per apneisti! Mi hai preso alla sprovvista, a saperlo, mi allenavo un pò prima di leggerlo.
Prendendoi a pallate di neve sulla Wii?