Archie

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Caro Wilfred,
ho riflettuto a lungo sulla proposta di riflettere a lungo circa la tua offerta di lavoro.
So che stai già pensando che abbia sprecato tempo e che i secondi passati non si ripresenteranno, ma, credimi, il mio alito è la prova che quest'ultima è solo una voce messa in giro dai produttori di caponata per aumentare il proprio fatturato.

Tornando a noi, quello dei cartoni elettrotermici per senzatetto è un settore in forte espansione e mi pare il momento adeguato per provare a dargli una scossa. Anche al settore.
La tua intraprendenza imprenditoriale e il tuo entusiasmo nella ricerca di nuove vie dovrebbero essere da esempio per tutte le future generazioni di navigatori satellitari.
Anch'io, come te, penso si possano aprire nuove vie. E non ho mai studiato ingegneria civile. Poi, aprire nuovi negozi sulle nuove vie. E non ho mai studiato architettura. Poi, creare nuovi reparti all'interno dei nuovi negozi sulle nuove vie. E non ho mai studiato design. Poi, mettere nuovi scaffali nei nuovi reparti dei nuovi negozi sulle nuove vie. E non ho mai studiato arredamento d'interni. Poi, stipare con nuovi articoli di qualunque natura i nuovi scaffali nei nuovi reparti dei nuovi negozi sulle nuove vie. La mia enciclopedica incompetenza, raggiunta, lo dico senza farmi scudo di una modestia che risulterebbe fasulla, senza l'aiuto dei tradizionali percorsi accademici, fa di me la persona giusta per gestire la situazione.

Prima di salutarti, eccoti un breve resoconto della mia ultima esperienza lavorativa, come hai espressamente richiesto nella tua precedente missiva.

Nel periodo tra il 12/10/2008 e il 21/5/2010 ho venduto false speranze un tanto al chilo. Un'attività che si è rivelata sorprendentemente remunerativa, grazie al cambio favorevole tanto-euro e anche per merito dei tassi d'interesse che, seguendo le attitudini della loro specie, erano praticamente sottoterra. Ma proprio quando la crisi economica mondiale prometteva l'arrivo di un'ondata di nuovi clienti, molti hanno iniziato a restituire i prodotti acquistati.
Alcuni, insospettiti dall'etichetta made in Taiwan e dall'assenza della tipica colorazione verde. Altri, rendendosi conto che le speranze si misurano in Ohm. Altri ancora solo perché impauriti dalla garanzia a vita “morirete prima voi di lei”.
Non potendo far fronte agli eventuali rimborsi per via di alcuni investimenti finiti male (ma sono sicuro converrai con me che non era semplice immaginare il crollo della domanda di scarpe da tennis per golfisti), ho cominciato a essere divorato dai sensi di colpa che proprio non riuscivo a scaricare, nonostante le numerose consulenze di un noto commercialista. Sono dunque stato sul punto di suicidarmi e, per evitare l’onta di un gesto così vigliacco, lasciare un’incomprensibile lettera d’addio sullo stile di quell’assassino seriale di cui si parlò molto qualche tempo fa, prima che venisse oscurato da un più efficiente assassino usb (i giornali lo chiamavano l’appendino tosco-emiliano, ricordi?).
Stavo per scalciare via lo sgabello, ultimo baluardo fra la vita e la morte per impiccagione, quando un’idea, semplice ma risolutiva, mi ha attraversato la mente: “Perché non tagliare la corda?”.
È stato così che ho esposto il cartello "Torno subito, ma non qui" sul ponte levatoio del castello in aria che avevo fino ad allora usato come negozio e mi sono trasferito, armi e bagagli, in Nuova Zelanda, dove sono diventato famoso per la precisione dei miei smash col legno 1.
Mi manca un po’ il coccodrillo volante che presidiava la nuvola su cui sorgeva il mio negozio. Ma è un coccodrillo adulto che sa badare a se stesso, e l’ho già visto più volte sconfiggere la fame in una gara di morsi.

Questo è tutto, Wilfred. Ti ringrazio anticipatamente per l’attenzione che dedicherai alla lettura e per avermi donato nuova linfa. Ti saluta anche Archie. Si scusa di non esser stato lui a rispondere alla lettera che gli avevi inviato, ma adesso è su uno sgabello, io il suo ultimo baluardo tra la vita e la morte.
Distinti Saluti,
L’appendino tosco-emiliano.

abulafia

Vorrei aprire una parentesi, ma in matematica sono sempre stato un fiasco. Ma non sto cercando di dartela a bere.

Per cento chili di speranze mi fai uno sconto?

Il cartello "Torno subito, ma non qui" sul ponte levatoio del castello in aria fino ad allora usato come negozio è un'invenzione poetica di bellezza inaudita. :D

@Richi: non riesco a trovare la chiave interpretativa di quanto dici, quindi non posso chiudere la tua parentesi. Per i cento chili di speranza non sono previsti sconti, mentre posso fare qualcosa se di speranza prendi cento burritos.
@Cri: grazie, scriverò più spesso sotto l'effetto di Demerol, gorgonzola, chinotto e "Setteanime" di Muccino.

Mh, ero tentato dai burritos, ma il termine Muccino mi ha tolto ogni appetito.

Vedi che quando vuoi..
SCRIVI, TERRONE!! (quasicit<3)

"Torno subito, ma non qui".
Vorrei aver avuto questa idea.

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