Lunedì, again. Che brutta cosa! Tenteremo di renderla ancora più brutta. Gabbbbro, non sapendo come spendere le sue domeniche ci manda questa raccolta di fatti conosciuti solo da lui. E forse c'era il perché.
Renzo Filomeni masticava sale e sputava zucchero. Succedeva da un po’. Sua moglie, che era il genere di donna che preferiva di gran lunga una bistecca a una fetta di torta, iniziò a rifiutarsi di baciarlo, disgustata dal sapore melenso della sua saliva, e presto questo divenne un valido motivo per tradirlo con un appassionato di cinema che aveva continuamente la bocca salmastra per via dei pop-corn.
Il suo medico, un giovane riccioluto che a malapena sembrava ascoltare, seppe solo prescrivergli una dieta iposodica che in breve tempo si rivelò inutile. Nessuno show televisivo voleva scritturarlo, perché in televisione i sapori non si capiscono e la sua particolarità non avrebbe meravigliato nessuno, e non c’era bar che avesse bisogno di un’abilità del genere da quando avevano inventato il dolcificante dietetico.
Sul bus, un suo starnuto uccise un’anziana diabetica.
Gli amici lo esortavano a sostituire il sale con lo zucchero, ma sarebbe stato impossibile riuscirci, per uno che non aveva nemmeno provato a smettere di masticare sale.
Le soluzioni più semplici non lo gratificavano, e la sua vita stava divenendo un inferno.
Ivan Koll si risvegliò in una bara. La situazione era terrificante, così preferì dormire altri cinque minuti.
Eliana Mazzucchelli non aveva più la vagina. All’ora di pranzo c’era, ma un paio di ore dopo era sparita. Al suo posto non c’era nulla. Insomma, nulla che la sostituisse. Non c’era un pene o un’altra vagina. Non c’era un vuoto siderale. Non c’erano muscoli esposti o una cicatrizzazione che avesse sigillato le grandi labbra. E nemmeno un folletto o un’altra creatura fantastica. Non c’era un tappo e neanche una fotografia che riproducesse le fattezze di quella che un tempo fu la sua vagina. Semplicemente, non c’era più la vagina. Se ne accorse quando, seduta sul water del suo ufficio al quinto piano di un anonimo palazzo di uffici, non aveva sentito il minimo rumore scaturire dalla sua pipì. Il tipico scroscio moderato ma inesorabile dell’urina che scuote l’acqua sul fondo della tazza, beh, quel suono familiare era stato sostituito dal più totale silenzio. Eppure la pipì l’aveva fatta. Fu quando fece per asciugarsi che si accorse di non avere più la vagina. Passò prima in rassegna tutta una serie di alternative ancor più improbabili del fatto stesso di non avere più la vagina: “Non avrò tolto le mutandine”, pensò; “Forse mi è rimasto un collega incastrato fra le gambe”; “Magari l’ho lasciata a casa”. Ma dovette presto convenire che invece, imprevedibilmente, non aveva più la vagina. E questo scombussolava i suoi piani per il sabato sera.
Anita Berger aveva un incredibile difetto di pronuncia, che le impediva di parlare fingendo di avere un qualsiasi difetto di pronuncia.
Alberto Satrignani allenava contemporaneamente due squadre di calcio. E picchiava i bambini, ma la cosa interessante è che allenava contemporaneamente due squadre di calcio. E dello stesso campionato.
Malgrado la sua professione, non era un uomo troppo carismatico, ma proprio per questo nessuno lo notava e così poteva allenare queste due squadre senza rischiare disapprovazioni. Nessuno si era accorto che l'allenatore delle delle due formazioni era sempre lui. Percepiva due stipendi e nelle interviste esprimeva continue attestazioni di stima verso un particolare allenatore di un’altra squadra, che invariabilmente era lui.
Quando i due schieramenti allenati da Alberto si scontrarono sul campo per la prima volta, nessuno notò che i due allenatori erano vestiti allo stesso modo, né che fosse impossibile vederli abbracciati o uno sulle spalle dell’altro. Le telecamere indugiavano su Alberto alternando le didascalie, prima il nome di una squadra e poi quello dell’altra, e sarebbe stato facile notare la somiglianza fra i due se solo gli spettatori avessero smesso di fissare il loro nuovo televisore per guardare le immagini che ci scorrevano dentro.
La partita fu persa da entrambe le squadre. La carriera di Alberto ne uscì irrimediabilmente compromessa.
gabbbbro