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... e giunge a termine la bbbbiografia di questa grande scrittrice. Per la rileggere la prima parte cliccate qui
Nel 1930 sposa Jean Genet, il noto scrittore francese, di otto anni più giovane e da poco uscito di galera. Genet è dichiaratamente omosessuale ma non riesce mai ad interrompere la logorrea della Genevois e finisce con lo sposarla, per poi scappare di nascosto approfittando della mandibola incastrata di lei.
La scrittrice descriverà il suo rapporto con Genet nella raccolta di poesie del 1933 Maledetto Finocchio di un Finocchio, edito in Italia da Bompiani. Immortali i primi versi della poesia A Tu per Tu con Tu:
Mai l'avrei detto e nessuno disse già,
L'ortodontista nutre sentimenti
Strani per chi scrive e tu, sai, scrivesti
Portando via i miei buoni del tesoro.
Secondo la lettura che il noto scrittore, critico letterario e pubblicitario Frédéric Beigbeder fa di questa poesia, se appaiono chiari i riferimenti all'ortodontista (quel Jaques De Poivre che le scastra la mandibola e, innamorato di lei, le dedica un ponte tra primo e terzo molare inferiore destro) più misterioso resta il verso “Portando via i miei buoni del tesoro”, che secondo Beigbeder è da ricondurre alla biancheria intima che, fuggendo, Genet porta con sé.
Nel 1935 lascia sua figlia a Lione presso una famiglia di ottuagenari pervertiti per trasferirsi a Parigi, ma si ritrova per errore in Germania. Il 9 novembre del 1938, durante la tristemente nota Notte dei Cristalli, Corinne viene deportata nel campo di concentramento di Dachau a causa delle idee comuniste, dei ripetuti episodi saffici dei suoi romanzi e della stella di David che si cuce sul petto non per solidarietà ma per senso estetico. Uscirà indenne dal campo e ricorderà, nel suo romanzo Contraccettivi di Filo Spinato (Einaudi, 1954), l'esperienza della prigionia come “terribilmente spassosa”.
Nel 1948, superato grazie a un Alka-Seltzer lo shock per la morte della figlia, scrive diversi episodi dello sceneggiato radiofonico francese Radioso Come un Tumore, che le apre la strada di una carriera di sceneggiatrice cinematografica ad Hollywood la quale la delizia di numerosi insuccessi. Fra questi, il film epico del 1952 Ulissea, per la regia di John Ford con Fred Astaire nel ruolo di Poseidone e Mario Carotenuto nella parte di Polifemo. Seguono Peli Pubblici del 1953 e Incantatori di Serpenti, dramma psicologico sull'industria casearia in Alaska.
Nel 1960 ottiene una nomination all'Oscar per la sceneggiatura di Nel 1960 Ottiene una Nomination all'Oscar, ma i membri dell'Academy non cascano nel tranello.
Nel 1964 torna alla narrativa col romanzo Tomorrow I Die (mai pubblicato in Italia). La vicenda appassiona migliaia di bibliotecari: la protagonista, Lenoir Cuckling, attraversa gli Stati Uniti alla ricerca dei suoi veri genitori, ma incappa in un nerboruto messicano che la convince di essere la reincarnazione della sua pro-zia Manuelita. Vittima del raggiro di lui, Lenoir perde la fiducia nella sua identità ed inizia a vagare per la California aspettando l'elezione di Schwarzenegger. Il romanzo è un'analisi sincera e lucida delle delusioni della vita dell'autrice, ed in maniera particolare del dolore causato dalla notizia di non avere un cancro al seno ma semplicemente tre mammelle. Con abili espedienti semiotici, la Genevois lega pompose descrizioni degli scenari naturali statunitensi ad una mappa complessa di malattie che vorrebbe contrarre.
Il giorno dopo la pubblicazione di Tomorrow I Die, Corinne Genevois muore nella sua casa di Santa Monica, lasciando un vivido ricordo di sé ai dipendenti della società di onoranze funebri che deve tumularne la salma.
gabbbbro
Avrebbe dovuto intitolare quel romanzo "Nel 1960 vince l'Oscar".
Comunque è da premiare la lungimiranza: nel 1964 Schwarzy aveva appena 17 anni.
allucinante a tratti sconvolgente!
:)
Silas Flannery ha detto...
Avrebbe dovuto intitolare quel romanzo "Nel 1960 vince l'Oscar".
Da un punto di vista logico hai ragione. Però non ho resistito al gusto della ripetizione :)
(lo so, gabbbbbro: non era un appunto a te, era un appunto a corinne)
La vita di Corinne Genevois ha aperto nuovi orizzonti nella mia mente... :ninja:
:)) complimens, mi hai fatto fare grasse risate! cià.