Ahi voi! Ritorna borges, beh potete sempre accusarlo di uso privato di blog privato. Comunque ecco cosa succede a non avere la propria dose di Ruby giornaliera.
borges
Vieni qua, dai stringiti un po’, voglio sentire il tuo calore.
Abbracciami, invocami, lasciati andare.
Non abbiamo molto tempo, questa notte, forse domani. Approfittare, godere, ricordare!
Le gambe si aprono e si richiudono, le braccia che perdono la loro lotta con la gravità.
L’orecchio destro che si dona e la tua guancia sfuggente sul cuscino ormai sfatto.
No, non è facile, così poco tempo, per tutta questa voglia immane. Cerco di fissare i ricordi, ogni fotogramma, voglio che restino nel mio cervello, se non per sempre, il più a lungo possibile, non ci sono foto che possono rendere certi momenti.
Il tuo respiro sale, insieme alle tue contrazioni, le pupille si dilatano, ma mi fermo, non tutto, non subito.
Un dolce sali e scendi di emozioni, battiti e aspettative.
Speri, sì! Lo leggo nei tuoi occhi.
Ma comando io, questo gioco. Ne fai parte, anzi sei basilare, come farei senza?
Tu, il centro e lo scopo. Tu, per tanto tempo inseguita.
Tu, raggiunta, finalmente.
Ora riprendiamo!
Guardo di nuovo il tuo corpo. È così eccitante, spoglio.
No, non posso toglierti le manette, fidati, non esagero. Ho il senso della misura. Certo, la mia.
Per te è una nuova esperienza, non sai ancora se ti piacerà o meno, sai che la dovrai sopportare.
Non è pazzia. Sono lucido e determinato.
Cosa voglio? Scoprirti.
Dentro.
Portarti ai limiti, vedere cosa sai sopportare. E poi, andare oltre.
Può essere duro, ma so darti motivazioni a sufficienza.
Spero che bastino le dita di tua figlia.
Non gridare, aspetta. Lascia che asciughi questo sudore misto a sangue che ti sgorga dai pori, insieme all’odore della paura.
borges
L'affinità tra quello che hai scritto tu e quello che ha scritto Silas mi turba. Tutto bene, ragazzi?
Beh, a noi palermitani piace così.
Ora ho capito il perché della spaziatura. Serve a colmarmi di ansia la lettura.
;)