Turisti Low Cost

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Fermo all'angolo della strada, consulto la mia mappa di Parigi e cerco di capire che direzione prendere. Mia moglie è impaziente.
-"Io penso che sia in quella direzione".
-"mmm, aspetta, ma dov'è il nord?"
Giro la mappa per orientarla con la mia posizione, ma le vie non corrispondono mai perfettamente. "Penso che ci siamo persi" sussurro sconfortato.
-"ti avevo detto che dovevamo girare a sinistra all'incrocio"
Non c'è azione sbagliata alla quale una brava moglie non possa aggiungere anche una certa dose di senso di colpa.
-"Forse è meglio chiedere" suggerisco
-"Fai pure", risponde lei corrucciata.
Fermo un passante che non sembra troppo di fretta.
-"Mi scusi, parla inglese?"
-"No, Mi dispiace", risponde in perfetto inglese. E si allontana. Ne fermo un secondo, poi un terzo prima di cambiare tattica.
"Mi scusi" dico fermandone uno a caso "penso che io e mia moglie ci siamo persi". Non chiedo più se sa l'inglese. Ho come l'impressione che questo depisti le persone.
-"Dove dovete andare?", chiede.
Grazie al cielo.
-" Stiamo cercando la tour eiffel, sulla mappa è qui"
-"....... cosa?"
-"T-o-u-r E-i-f-f-e-l" scandisco per bene.
-"Ma, è a Parigi"
-"Lo so"
-"Questa è Tokyo"
-"......."
-"E' uno scherzo?"
"Vuol dire che non è Parigi?" chiedo sorpreso
Mia moglie mi riprende stizzita "Te l'avevo detto che dovevamo girare a sinistra all'incrocio"
Il passante ci guarda sospettoso. Credo incominci ad avere paura. I suoi occhi cercano una ipotetica via di fuga alle nostre spalle, o forse un poliziotto. Altri passanti invece ci passano accanto senza neppure degnarci di uno sguardo.
"Tokyo eh, " dico con un sorriso per smorzare la tensione creatasi "che ne pensi cara, in fondo non siamo mai stati nel lontano oriente".
"Parigi però era più romantico"
"Credo che, ehm, dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco" insisto vedendo il tipo che si sta innervosendo. Non vorrei fosse un pazzo armato.
"E va bene. Tokyo sia". Dice lei e inizia a frugare nella borsetta dalla quale estrae una mappa di Tokyo.
-"Ecco" dico al passante che nel frattempo aveva accennato un paio di passi indietro "ci saprebbe dire un buon ristorante, qui a tokyo" dico rimarcando la parola Tokyo, per far capire che non sono pazzo.
-"No" risponde lui con un filo di voce "scusate, ma non sono di questa zona, e scusate ancora" fa un inchino al quale rispondo con un cenno del capo e si allontana di fretta.
-"Certo che non mi sembrano particolarmente amichevoli qui a Tokyo" dice mia moglie con un mezzo sorriso
-"Haha, no, direi di no. Hai visto i suoi occhi? Erano quelli di un cagnolino sgridato", le dico contento che si sia tranquillizzata. "Comunque " aggiungo "forse hai ragione tu. Non è che Tokyo sia la città più romantica del mondo."
-"Che ne pensi di New York?" mi chiede lei di nuovo piena di entusiasmo
-"Ho sempre desiderato visitarla!" le rispondo. Al che lei fruga nella borsa e tira fuori una mappa di new york quasi nuova e me la porge. La prendo e la apro.
-"Uhm, dunque, che ne dici di central park?" domando
-"Sarebbe meraviglioso"
-"Vada per central Park".

Giro la cartina per orientarla con la mia posizione. Perfetto. "Mi scusi" urlo in direzione di un passante. "Per Central Park?"

Sei un fottutissimo genio.

Vorrei scrivere come te.

Ti odio, Mu.

Grazie!

Anche io mi odio, ma non vorrei scrivere come me. Se potessi

Questo è stato prima o dopo aver perso l'uccello?

gabbbbro*

Non mi ricordo più gabbbro*. Ma certo è stato dopo che ho finito i soldi

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