Invece che intervenire sull’evasione fiscale questo governo taglia lo stato sociale. Perché non è giusto legiferare in presenza di un conflitto d’interessi.
(borges)
Pare che non arriverò mai a prendere una pensione. I motivi sono tanti ma uno per tutti: ho sempre lavorato in nero. Lo so che questo fa di me un evasore fiscale, ma d’altronde c’è da dire non mi ci sto arricchendo. Un piccolo lavoro da 800 euro mensili, senza ferie, malattia e contributi naturalmente. Condividendo l’appartamento con un paio di studenti universitari alla fine ci si sopravvive e ogni tanto ci scappa pure la festa con spinello. E ogni tanto anche una studentessa ubriaca e carina. Non so se valga la rinuncia alla pensione, però sono bei momenti. In realtà non credo che un uomo debba andare in pensione. Non è naturale. Uno dovrebbe lavorare fino a che il fisico glielo permette e poi, quando non glielo permette più dovrebbe cercarsi un chimico, e farla finita.
Non ho la preoccupazione della pensione: penso di avere più probabilità di morire prima per malattia. Oppure di incidente sul lavoro. O di entrambi. Per altro non ho neppure stipulato una assicurazione sulla vita perché questa mi farebbe sospettare un lato positivo nella mia morte, e non voglio pensare alla mia morte come ad un evento positivo. Inoltre tra me e la pensione c’è un forte conflitto d’interesse. Io voglio lavorare per guadagnare, lei vuole che io lavori per far guadagnare uno che non lavora più. Io non voglio invecchiare, lei vuole che io invecchi per starmi vicino. No, la pensione non fa per me.
Certo, non pagando le tasse non contribuisco neppure alla sanità. Che poi non ho capito mai perché la chiamino “sanità pubblica”. Se ne usufruisco è perché sono malato, quindi dovrebbe essere chiamata la “malattia pubblica”. Così si risparmierebbero pure parecchi soldi perché dubito che con quel nome la userebbero in molti.
- Caro, perché quella faccia pallida?
- Niente tesoro, è che sono stato in ospedale per quel neo, ma poi ho visto che avevano delle infezioni in offerta e ne ho approffittato
No, non riesco a sentirmi troppo in colpa per non aver pagato le tasse. Intendiamoci, le pagherei se qualcuno mi assumesse regolarmente. Ma ora che il mio permesso di soggiorno è scaduto la vedo ancora più dura. Poi alla fine, evadendo le tasse, posso sempre sognare. Ogni volta che non pago le tasse chiudo gli occhi e sogno di essere un ricco industriale, con appoggi in politica, e magari nella malavita, e di evadere le tasse, così, per gusto, dato che non avrò bisogno di una pensione e mi posso permettere le cliniche private che voglio. Sogno e quando riapro gli occhi mi sento un signore.
Speriamo che alla festa di stasera i ragazzi portino del vino. Vorrei del vino buono da abbinare a questo tramezzino al tonno. E sognare non costa nulla.
Mu Ho
E io che pensavo che dalle tue parti pagassero in yen.
(come al solito thumbs up per Mu)
sono daccordo cone te, bel blog...
Grazie a entrambi. Mi ricorderò di voi quando non andrò in pensione