Religionarity show

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Continua ad arricchirsi la lista di graditi ospiti che scrivono su SenzaVoglia. Ma non oggi. Perché conoscere colui che stiamo per presentarvi è stato un colpo. Eppure, per rendere tutto più semplice, gli sarebbe bastato fermarsi allo stop. Poi tutto si risolse per il meglio - compilammo senza indugi il CID con i nostri vaffanculo - e nacque una bella amicizia. Con la sua agenzia assicurativa. Oggi potrete leggere un suo pezzo che siamo sicuri vi piacerà, e, se non dovessi piacervi, non indugiate e chiedeteci pure il suo numero di targa. Signore, signori e GBLT di tutto il mondo: unitevi e date il benvenuto a mamadami

Da qualche anno un particolare tipo di programma imperversa in tutte le tv, sia statali che commerciali: il reality show. Grazie ad esso facce nuove e vecchie glorie hanno trovato un nuovo pubblico, flotte di opinionisti un nuovo pretesto per il gettone di presenza e discoteche di tutto il mondo nuovi ospiti per le serate.
Il pubblico è diviso: o ama questi programmi, raggiungendo attaccato allo schermo punte di voyeurismo degne di un turbomanipolatore adolescente, oppure non li può sopportare, relegandoli a immondizia televisiva appena sopra il tg quattro e al massimo guarda la Gialappa’s mezz’ora ogni tanto.
Tutti sono comunque convinti che siano un’invenzione recente, estratta non troppo tempo fa da quel cilindro senza fondo che è il tubo catodico.
Ma la realtà è un’ altra: questi prodigi del palinsesto sono stati creati migliaia di anni fa, prima che Ghezzi inventasse Blob, che Orwell scrivesse 1984 e che i fratelli Lumiere inventassero il cinématographe. Forse prima ancora che Ferrara entrasse nelle barzellette, ma non è certo.
Per dimostrarvi la veridicità di tale tesi, ecco alcuni reality show di cui noi, volenti o nolenti, siamo tutti ignari partecipanti.


Islamismo: La location è, di solito, molto calda. Palme, oasi, deserti e minareti sono gli elementi della casa, che è di circa un fantabiliardo di milioni di chilometri quadrati, e comprende Africa, Medio Oriente, parte dell’India e della Russia. I giochi in cui si cimentano i partecipanti sono svariati. Se sei uomo: fatti crescere una lunga barba, cerca di essere perennemente incazzato, chiama i partecipanti degli altri reality cane infedele e, quando puoi, sgozzali mentre cerchi di di conquistarne il territorio. Ricordati anche di inginocchiarti più di una volta al giorno verso gli studi televisivi, brucia bandiere a stelle e strisce, dai pochi diritti alle donne e sposane il più possibile. Quando ti sei stancato di una delle tue mogli, pronuncia le parole “Talek, Talek, Talek”, e abbandonale in mezzo ad una strada. Premio: un soggiorno in un villaggio vacanze provvisto di tutti i confort, compreso il bordello con un sacco di teen-ager.
Se sei donna, una semplice regola: non mostrarti mai a nessuno, tranne a tuo marito. Copriti con un lenzuolo, con un chador, con un burka, con una coperta o con una pelliccia (anche se ci sono 60 gradi all’ombra) e stattene ferma immobile. Tranquilla, ci sarà qualcun altro che penserà per te: tuo padre, che potrà venderti per alcuni cammelli o pozzi di petrolio, tuo marito, che ti rinchiuderà in una stanza assieme ad altre donne con cui lo dividerai, e la folla, che non appena tuo marito di avrà ripudiato, ti lapiderà. Ma consolati, il premio per tutte queste difficoltà sarà altissimo, anche se nessuno sa qual’è.
La versione povera di questo reality prevede l’auto- esplosione senza passare dal via.

Cattolicesimo: il regolamento di questo reality è racchiuso in una lista chiamata “i dieci comandamenti”, e il grande fratello si chiama Papa. Ma c’è un trucco: i dieci comandamenti vanno seguiti solo per finta. Esempio: se vi dicono di amare un'unica persona, rispettarla e onorarla finché il gioco non finisce, voi potete fare qualsiasi cosa con chiunque, sia che si tratti di un essere umano, di un animale o di un oggetto, l’importante è non dirlo. Idem vale per pace, amore, fratellanza, rispetto e non violenza. Ricordate che se non fate così, e preferite intestardirvi nel seguire alla lettera le regole, il grande fratello potrebbe nominarvi come eretici ed eliminarvi dal gioco tramite rogo purificatore, o, bene che vi vada, bollandovi come cattocomunista. Ad un certo punto del programma, bisogna far il giro di varie location (santuari) e raccogliere punti fedeltà che vengono distribuiti dai personaggi minori del reality. Ricordate anche di iscrivere i vostri figli in una scuola privata (sponsorizzata dagli autori del reality) e non dimenticate di firmare la liberatoria 8xmille. Il premio finale consiste in un centro benessere con molte luci.

Ebraismo: Questo è il reality più antico, ma ha ancora un sacco di telespettatori. E’ pieno di regole astruse, conservate in un libro che dice anche a che ora e perché scaccolarsi, quale dito usare e, soprattutto, come togliere l’anello d’oro che è rimasto incastrato nelle cavità nasali.
Per vincere questo reality bisogna possibilmente riuscire a fare due cose, arricchirsi e non farsi ammazzare. Questo perché tutti i partecipanti degli altri reality, non si sa per quale motivo, ti odiano e cercano di farti la pelle. Vi toccherà vivere sempre in fuga, ma per vostra fortuna potrete salvarvi offrendo in cambio della vita la vostra arte. In questo reality è infatti molto importante saper cantare, ballare, recitare e narrare storie, di solito imperniate sulle fughe in cerca della salvezza. Ma anche farti amici gli americani è un’ottima idea. Se questo reality però vi sembra troppo duro, sappiate che comunque l’avete scampata: ad alcuni è toccato partecipare ad Amici. Il premio finale è come quello del cattolicesimo, solo che puoi noleggiare gratis tutti i film di Woody Allen.

mamadami

Hai dimenticato il buddhismo, il cui obiettivo consiste nello stare fermi per ore e ore, e Scientology, il cui obiettivo consiste nel capire l'obiettivo.

Ma quest'ultimo, in effetti, non è così antico.

Scientology non è una religione, è una truffa!


Accidenti...

Hai ragione, mi sono dimenticato Scientology

Ehi, ma i cattocomuisti i bambini se li inculano anche, prima di mangiarli?

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