Ladies and ladies (i gentlemen non sono più quelli di una volta), oggi tocca ad una persona che ha dei problemi personali con la seconda lettera dell'alfabeto. Non chiedeteci perché, né percome. Una persona che quando trova un senso è vietato. Se trova un divieto è sensato. Un affabulatore di tortore, un venditore d'arrosto e assaggiatore di fumo (o viceversa + libertà vigilata), uno scrittore di diari postumi falsi (finché Dell'Utri continua a pagarlo), ecco a voi gabbbbro.
Quasi un anno è passato, e mi trovo a partire per nuove vacanze. Anche se nessuno era disposto a farmi un biglietto di ritorno-andata.
Stavolta ho preferito il treno poiché volare mi stanca. E mi rovina il piumaggio.
Ho messo l’essenziale in una valigia e sono partito con uno zainetto. Di cose superflue.
Il viaggio sarà emozionante. Prima di partire ho disseminato di mie impronte la scena di un crimine.
I miei compagni di scompartimento si sono lamentati perché mangiavo aprendo la bocca. La loro.
Al mio arrivo ho visitato un museo che esponeva i lavori di gente rimasta paralizzata. Erano tutti lavori pericolosi.
Sono andato in un cinema e ho visto un film in una lingua che non conoscevo. Me ne sono accorto leggendo i titoli di coda.
Quando le vacanze stavano finendo l’ho capito poiché mi avevano rubato il portafogli.
Amo fare il turista, ma le prossime vacanze sono lontane. Così ho deciso di vestirmi da giapponese.
Amo fare il turista, ma le prossime vacanze sono lontane. Così mi sono deciso a comprare un biglietto aereo di solo ritorno.
La ragazza dell’agenzia viaggi era incredula, è rimasta di stucco. Fino a quando non ho smesso di fare le flessioni.
“Signore, non può viaggiare da Roma per Roma”, mi ha detto. Ho chiesto “e viceversa?”
La ragazza dell’agenzia viaggi era incredula, è rimasta di stucco. Fino a quando non ho smesso di fare le flessioni.
“Signore, non può viaggiare da Roma per Roma”, mi ha detto. Ho chiesto “e viceversa?”
La situazione mi stava irritando, ma credo dipendesse dal fatto che avevo messo le mutande sopra ai pantaloni.
Lei si chiamava Irene e aveva un difetto di pronuncia, ma non me ne accorgevo perché ho le orecchie arrotate.
Esasperata dalle mie richieste, Irene ha chiamato il direttore, che esasperato dalle sue richieste ha chiamato me, che ho licenziato la ragazza.
Allora la ragazza ha chiamato la moglie del direttore rivelandole di avere una relazione col marito. Così la moglie del direttore ha chiamato me per accertarsi che si riferisse proprio a suo marito. Io per non rischiare ho licenziato la moglie del direttore.
Soddisfatto, il direttore dell’agenzia mi ha consegnato il biglietto di solo ritorno che avevo richiesto, confessandomi di essersi innamorato di me. Gli ho spiegato che ora dovevo tornare, ma che quando sarei partito ci saremmo rivisti.
Mi sono congedato accettando un souvenir dell’agenzia e di recitare in un film che raccontasse la vicenda.
Questa storia mi ha fatto capire molte cose sui viaggi. Ad esempio che non conta dove si va ma da dove si parte, e soprattutto la dimensione del bagaglio a mano.
Esasperata dalle mie richieste, Irene ha chiamato il direttore, che esasperato dalle sue richieste ha chiamato me, che ho licenziato la ragazza.
Allora la ragazza ha chiamato la moglie del direttore rivelandole di avere una relazione col marito. Così la moglie del direttore ha chiamato me per accertarsi che si riferisse proprio a suo marito. Io per non rischiare ho licenziato la moglie del direttore.
Soddisfatto, il direttore dell’agenzia mi ha consegnato il biglietto di solo ritorno che avevo richiesto, confessandomi di essersi innamorato di me. Gli ho spiegato che ora dovevo tornare, ma che quando sarei partito ci saremmo rivisti.
Mi sono congedato accettando un souvenir dell’agenzia e di recitare in un film che raccontasse la vicenda.
Questa storia mi ha fatto capire molte cose sui viaggi. Ad esempio che non conta dove si va ma da dove si parte, e soprattutto la dimensione del bagaglio a mano.
Quasi un anno è passato, e mi trovo a partire per nuove vacanze. Anche se nessuno era disposto a farmi un biglietto di ritorno-andata.
Stavolta ho preferito il treno poiché volare mi stanca. E mi rovina il piumaggio.
Ho messo l’essenziale in una valigia e sono partito con uno zainetto. Di cose superflue.
Il viaggio sarà emozionante. Prima di partire ho disseminato di mie impronte la scena di un crimine.
I miei compagni di scompartimento si sono lamentati perché mangiavo aprendo la bocca. La loro.
Al mio arrivo ho visitato un museo che esponeva i lavori di gente rimasta paralizzata. Erano tutti lavori pericolosi.
Sono andato in un cinema e ho visto un film in una lingua che non conoscevo. Me ne sono accorto leggendo i titoli di coda.
Quando le vacanze stavano finendo l’ho capito poiché mi avevano rubato il portafogli.
Amo fare il turista, ma le prossime vacanze sono lontane. Così ho deciso di vestirmi da giapponese.
grande gabbro ahahah
"Esasperata dalle mie richieste, Irene ha chiamato il direttore, che esasperato dalle sue richieste ha
chiamato me, che ho licenziato la ragazza."
insieme alla prima mi hanno fatto rotolare
facciamo qualcosa per l'edit o è voluto?
bello bello!!!
anch'io però chiedo lumi sull'edit...
:D
(richi)
No, non voluto. Ci dev'essere lo zampino di Marinetti.
Mu... insomma facciamo questa smanacciata piena di mani?
Macché editing. E' una poesia.
(Uh, come vedete sono in perfetta sintonia con l'autore: commento contemporaneo, non ho visto il suo)
Amo fare il turista, ma le prossime vacanze sono lontane. Così ho deciso di vestirmi da giapponese.
ahaha!!
Ecco, Marinetti se n'è andato.
E già si respira meglio.